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Sesso con allieve del liceo, prof di Saluzzo patteggia due anni

L’uomo accusato di aver avuto rapporti sessuali con sue allieve minorenni ha patteggiato una pena di due anni che sconterà in una comunità.
A cura di Antonio Palma
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Valter Giordano, il professore di Saluzzo arrestato l'estate scorsa con l'accusa di aver avuto relazioni sessuali con due sue allieve minorenni, ha patteggiato in tribunale una pena di due anni di reclusione. Il via libera al patteggiamento è arrivato dal giudice per le udienze preliminari di Cuneo, Carlo Gnocchi, che ha accettato la proposta avanzata dai legali dell'ex docente dopo l’accordo sul risarcimento con le vittime e con Telefono Rosa. La difesa infatti aveva già raggiunto un'intesa extragiudiziale con i legali dell'associazione e delle due ragazzine che avevano espresso intenzione di costituirsi come parte civile nel procediamo giudiziario a carico di  Valter Giordano, anche se l’entità della somma non è stata resa nota. Il patteggiamento è stato accettato dal Gup anche perché il docente ha rinunciato alla sospensione condizionale della pena. Al momento della lettura della sentenza il professore era presente in aula e ora sconterà la condanna residua nella comunità di Savigliano dove si trova da circa un anno.

Lo scandalo del docente di Saluzzo

Lo scandalo dei rapporti sessuali del docente di filosofia dell’istituto socio pedagogico Bertone Soleri di Saluzzo aveva provocato molto scalpore nella cittadina piemontese. L'uomo infatti fino allo scandalo era stato sempre considerato un insegnante stimato e al di sopra di ogni sospetto. Dalle intercettazioni telefoniche disposte dai carabinieri nell'ambito di una inchiesta sul suicidio di alcuni allievi dello stesso liceo però venne fuori la storia dei rapporti sessuali con le allieve minorenni. Dopo l'arresto da parte delle forze dell'ordine che lo accusavano di violenza sessuale, l’insegnante aveva sempre proclamato la sua innocenza riferendo che si trattava di rapporti consenzienti. In particolare Valter Giordano  avrebbe ammesso i suoi rapporti con le studentesse, ma avrebbe precisato che si trattava di rapporti “consenzienti e non violenti” e si è sempre difeso dall’accusa più infamante, quella di violenza sessuale con abuso di autorità.

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