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Scoperto il vero volto di Leonardo da Vinci, nascosto in un autoritratto femminile

Il volto di Leonardo da Vinci è stato rinvenuto in uno dei tanti documenti conservati nel Codice Atlantico. Si tratta di un autoritratto inedito, che il grande maestro del Rinascimento avrebbe nascosto nel volto di una nobildonna milanese.
A cura di Federica D'Alfonso
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Il volto di Leonardo da Vinci è stato rinvenuto in uno dei tanti documenti conservati nel Codice Atlantico. Lo ha annunciato la ricercatrice italiana Carla Glori all'agenzia Adnkronos: "Il maestro ha nascosto il proprio profilo rovesciato, per così dire, ‘sotto l'ascella' della fanciulla che vi è ritratta di profilo". Un autoritratto inedito dunque, scoperto mendiante la comparazione con altre testimonianze pittoriche che ritrarrebbero il volto del grande maestro del Rinascimento. Il particolare che ha attirato l'attenzione della studiosa? Il naso.

La corrispondenza del profilo di Leonardo con quello della fanciulla disegnata nel foglio è stata verificata dalla studiosa sia sul famoso Autoritratto datato 1515 che sul ritratto di profilo di Leonardo, già attribuito al pittore e allievo Francesco Melzi dal ricercatore Sergio Frumento. Il ‘naso inedito' è stato rinvenuto nel foglio numero 399 del Codice Atlantico, mimetizzato nel volto di una nobildonna milanese.

Il Codice Atlantico è la più vasta raccolta al mondo di disegni e scritti autografi di Leonardo da Vinci ed è conservato sin dal 1637 presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, una delle prime biblioteche al mondo aperte al pubblico. Composto da 1119 fogli che abbracciano la vita intellettuale di Leonardo per un periodo di oltre quarant’anni, i documenti spaziano tra i temi più disparati: dagli schizzi e i disegni preparatori per opere pittoriche a ricerche di matematica, astronomia e ottica, da meditazioni filosofiche a favole e ricette gastronomiche, fino a curiosi e avveniristici progetti di marchingegni come pompe idrauliche, paracadute e macchine da guerra.

Il Codice Atlantico
Il Codice Atlantico

"La parte inferiore dei due volti, che va da sotto il naso a sotto il mento, presenta una forte identità, mentre le fini varianti apportate superiormente al ‘profilo celato' segnano la differenza. Resta un effetto complessivo di corrispondenze visive che ci induce a percepire inequivocabile somiglianza", ha spiegato la Glori, aggiungendo: "le numerose pubblicazioni sull'automimesi in Leonardo sono utili a comprendere questo fenomeno. Lui stesso ha scritto di quell’impulso che subiva e combatteva, e che lo portava a proiettare la propria immagine nel ritrarre".

Comparando il "profilo nascosto" con quello della fanciulla si nota una straordinaria somiglianza, che nella parte inferiore del volto è addirittura una "coincidenza" sovrapponibile, mentre la parte che va dalla base del naso alla fronte diverge solo quel tanto che permette di caratterizzare l’inconfondibile fisionomia di Leonardo stesso. È come se Leonardo, attraverso l'abile variazione di alcuni tratti minimi, avesse voluto rendere riconoscibile il proprio profilo, pur mantenendo simmetria dei tratti con il profilo della fanciulla, come se due volti identici si specchiassero in uno specchio sottilmente deformante.

Quanto alle possibili obiezioni sul fatto che sia proprio il suo profilo, la studiosa ha spiegato: "La stessa domanda si è posta allorché nel 2009 Piero Angela, su un’ipotesi di Carlo Pedretti di alcuni decenni prima, ha scoperto l’autoritratto nascosto sotto le scritte autografe del foglio 10 verso del Codice degli uccelli della Biblioteca Reale di Torino. Grazie alla collaborazione del ricercatore grafico dottor Sergio Frumento abbiamo effettuato non solo la comparazione dei due profili dell’Ambrosiana, ma anche ripetuto l’esperimento fatto da Angela e dal Ris di Roma, che in quel contesto ha portato in luce l’intera fisionomia nascosta di Leonardo".

Ma c’è di più. Sulla base delle similitudini delle immagini pubblicate, Carla Glori ipotizza che, per dipingere la Gioconda, Leonardo attraverso interventi mirati abbia "coniugato" il volto femminile del primo ritratto, con il proprio volto.

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