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S&P conferma il rating dell’Italia: “Bene le riforme, ma il debito pesa ancora molto”

L’agenzia di rating conferma il giudizio sull’economia italiana ma sottolinea il rischio sul debito. Anche i dati di Bankitalia confermano il nuovo record del debito pubblico.
A cura di Antonio Palma
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Dopo momenti anche drammatici per l'economia nazionale, il sistema economico del nostro Paese sembra si stia riprendendo anche se con alti e bassi. A confermarlo è il rating che l'agenzia Standard & Poor's ha confermato per l'Italia a BBB- con prospettive stabili per il futuro. L'agenzia di rating statunitense infatti ha accolto con favore le riforme messe in cantiere dal governo per la ripresa economica e vede positivamente anche le misure varate dell'Esecutivo per sostenere il settore bancario. Allo stesso tempo però S&P ha confermato anche il taglio delle stime di crescita per l'Italia, portandole all'1,1% per il 2016 e all'1,3% per il 2017.

A pesare su questa doppio binario il debito pubblico dell'Italia che continua a salire come attestato oggi anche dalla Banca D'Italia. In particolare, come scrive Standard & Poor's nella nota di accompagnamento al rating italiano, le varie riforme messe in atto dal governo per quanto riguarda il mercato del lavoro, la pubblica amministrazione e il settore bancario "attestano la determinazione del primo ministro Matteo Renzi a realizzare il suo programma", ma il debito pesa ancora molto sull'economia nazionale. S&P considera "positive le recenti iniziative di supporto al sistema bancario e di riduzione dell'alto livello di Npl nel settore bancario, sebbene crediamo che tali misure, da sole, non saranno sufficienti per affrontare pienamente le sfide correlate", l'outlook stabile invece "riflette le nostre aspettative che il governo italiano prosegua nell'attuazione delle riforme strutturali e di bilancio, che favoriscano la crescita, e che le stabilizzi, iniziando a ridurre l'elevato debito pubblico" perché "il nuovo rinvio degli obiettivi di consolidamento dà un segnale contrastato in termini di credibilità di bilancio", sottolineano dall'agenzia. S&P ha la valutazione più bassa sull'Italia tra le quattro agenzie di rating

Bankitalia: nuovo record del debito pubblico

A ribadire la nuova impennata del debito sono gli stessi dati di Bankitalia contenuti nell'ultimo numero del Supplemento “Finanza pubblica, fabbisogno e debito”. Secondo i numeri della banca centrale il debito delle amministrazioni pubbliche a marzo è aumentato di 14 miliardi rispetto a febbraio, salendo a 2.228,7 miliardi e realizzando così un nuovo record dopo il precedente che risaliva al maggio 2015. Nel dettaglio ad aumentare è stato il debito delle amministrazioni centrali salito di 13,9 miliardi, mentre quello delle amministrazioni locali e degli Enti di previdenza è rimasto sostanzialmente invariato.

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