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Sale la preoccupazione nel mondo arabo per la nuova Sars

Allarme nei paesi arabi per la diffusione del virus della nuova Sars. In vista del pellegrinaggio annuale a La Mecca i paesi musulmani e gli organi che rappresentano i musulmani nei vari stati stanno correndo al riparo con politiche d’informazione e di prevenzione.
A cura di Laura Murino
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L’Arabia Saudita ha registrato già 25 decessi causati dal virus della nuova Sars. Altri 39 sono i casi confermati mentre i casi sospetti sono almeno 1300. Le morti tuttavia stanno avvenendo anche in altri paesi arabi: due in Giordania, uno negli Emirati Arabi Uniti, uno in Tunisia. Foad Aodi, presidente dell’Associazione dei medici stranieri in Italia (AMSI) e Comai, che rappresenta il mondo arabo in Italia, sono preoccupati per l’annuale pellegrinaggio che vedrà musulmani di tutto il mondo raccogliersi nella città santa della Mecca. La presenza di tante persone riunite potrebbe aumentare esponenzialmente i contagi del virus e dare il via a una nuova epidemia. Aodi ha rivelato che l’aspetto più preoccupante è che non si è ancora riusciti ad individuare “i mezzi di contagio del virus e abbiamo seri timori circa il prossimo haj (il pellegrinaggio islamico canonico alla Mecca) che porterà milioni di musulmani da tutto il mondo alla Mecca, il luogo più sacro per l’Islam nel mese di ottobre.”

Durante il mese di ottobre i musulmani di tutto il mondo si recano alla Mecca per adempire a uno dei cinque pilastri dell’Islam, che prevede che ogni musulmano si rechi, mezzi permettendo, almeno una volta nella vita alla Mecca dove si trova la Ka’bah, pietra di venerazione. Dall'Italia quest’anno sono previsti circa 2.000 pellegrini musulmani. Un altro momento preoccupante è la festa dell'Eid che segna la fine del mese di Ramadan, durante il quale le famiglie più povere del mondo arabo uccidono un animale e lo condividono. Quindi, se la diffusione del virus avviene come si pensa attraverso gli animali, questo momento di festa potrebbe trasformarsi in un’occasione di contagio.

Grazie all'aiuto dell’Organizzazione mondiale della sanità, Aodi sta lanciando una campagna d’informazione e di prevenzione per coloro che si recheranno in qualche paese del mondo arabo. Alla luce del recente caso di nuova Sars registrato in Toscana, si sta cercando anche di creare una collaborazione più stretta tra l’Italia e l’Arabia Saudita.

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