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Risolto il caso del cadavere senza testa in Toscana: è di un senzatetto spagnolo

L’uomo si era smarrito durante un pellegrinaggio sulle Alpi Apuane. E’ stato trovato da un gruppo di escursionisti lo scorso 30 dicembre.
A cura di Davide Falcioni
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E' stato risolto il giallo sul cadavere senza testa, un braccio e una parte del bacino ritrovato da un gruppo di escursionisti a 1300 metri di quota lo scorso 30 dicembre sul monte Sagro (Alpi Apuane). Il corpo apparteneva a Nova Pedro Rafael, un senza fissa dimora di origini spagnole di 49 anni: a renderlo noto sono state la Procura di Massa Carrara e la Squadra Mobile. Decisivo è risultato il giubbotto dell'uomo: dentro c'era una targhetta con scritto "Scotto 13" e nelle tasche una conchiglia, oltre a scontrini fiscali di un bar di Grosseto, l'indirizzo di un centro Caritas di Pisa e 35 euro.

L'indumento era di Emilio Scotto, che, come dal numero sul giubbotto, era l'ospite numero 13 di una casa di riposo di Grosseto, morto alcuni anni fa: i parenti dell'uomo ha spiegato agli investigatori di aver donato tutti i vestiti del padre ad un senzatetto che viveva vicino al cimitero di Porto santo Stefano, un uomo molto religioso che puliva le tombe chiedendo l'elemosina. I commercianti della zona hanno poi riconosciuto gli effetti personali di Rafael: la conchiglia simbolo dei pellegrini che affrontano il cammino di Santiago, e quel giubbotto che indossava sempre nei mesi invernali. Secondo la Procura l'uomo si era incamminato sul monte Sagro, nel gennaio 2016, probabilmente per motivi religiosi (il monte Sagro è meta di molti pellegrini), senza però considerare la difficoltà di quei sentieri. Il cadavere è stato trovato sotto ad un costone di montagna dove forse l'uomo cercò rifugio. Molto probabilmente è morto di freddo e gli animali hanno dilaniato il corpo.

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