Renzi incassa 48mila euro lordi di Tfr pagati dai fiorentini

Presto il presidente del consiglio Matteo Renzi riscuoterà il suo Tfr, circa 48mila euro lordi provenienti dai versamenti dei contributi dalla Provincia e dal Comune di Firenze e quindi dai cittadini. Come spiega Il Fatto Quotidiano, il dato è contenuto nel bilancio della società (controllata dalle sorelle di Renzi Matilde con il 56% e Benedetta con il 36% e dalla mamma Laura con l’8%) depositato da poco. Sempre secondo il giornale, la cifra del trattamento di fine rapporto del Premier riguarda i contributi versati ma non corrisponde a un decennio di sudato lavoro ma ad alcuni meccanismi della legge italiana opportunisticamente sfruttati da Renzi. Il Premier infatti fu assunto dall'azienda di famiglia, della quale prima era anche socio, solo alla vigilia della sua candidatura alla provincia di Firenze.

Un meccanismo però che ha un effetto importante sul Premier: grazie allo Statuto dei lavoratori Renzi beneficia dei contributi figurativi. Così in qualità di presidente della Provincia, eletto nel giugno del 2004, e poi di sindaco di Firenze infatti ha diritto al versamento dei contributi da parte dell’ente locale ai fini della pensione e del tfr. In pratica solo per otto mesi i contributi del Premier sono stati pagati dalla sua famiglia, poi per 10 anni a pagarli son stati i contribuenti fiorentini. Non solo, per evitare che il Tfr del figlio andasse perso con il fallimento dell'azienda è arrivata anche la cessione del ramo d’azienda da parte del padre alla mamma nel 2010, con il salvataggio in un’altra società di famiglia. Dopo la denuncia del Fatto Quotidiano, Renzi decide di dimettersi dal'azienda di famiglia nei primi mesi del 2014, ma proprio per effetto di quei contributi ora potrà intascare il lauto Tfr.