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Renzi all’Onu: “Se l’Europa non ci ascolta su immigrazione, l’Italia farà da sola”

“O si interviene tutti quanti in Africa o è evidente che l’Europa non è in grado di farlo”, ha detto Renzi da New York, dove si trova per partecipare alla 71esima assemblea generale delle Nazioni Unite.
A cura di C. T.
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Conferenza Matteo Renzi

"Se l'Europa continua così noi dovremo organizzarci in modo autonomo sull'immigrazione: questo è l'unico elemento di novità di Bratislava dove si sono fatte tante parole ma non siamo stati in grado di dire parole chiare sul tema africano. Ecco perché, con un eufemismo, non l'abbiamo presa benissimo. Juncker dice tante cose belle ma non vediamo i fatti. È un problema dell'Europa. L'Italia farà da sola, è in grado. Ma questo è un problema per l'Ue". Da New York, dove si trova per i lavori dell'assemblea dell'Onu, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha commentato ancora una volta davanti ai giornalisti lo strappo del vertice europeo dei giorni scorsi. "Priorità da parte nostra sono i rapporti con l'Africa – ha evidenziato – come abbiamo cercato di dire a Bratislava. O si interviene tutti quanti in Africa o è evidente che l'Europa non è in grado di farlo". Eppure, ha sottolineato Renzi, "al vertice di Bratislava di Africa non c'era neanche il nome. È evidente che l'Italia deve salvare tutti i migranti che può salvare, ma è altrettanto evidente che non può essere l'Italia a raccoglierli tutti. I numeri più o meno sono simili a quelli dello scorso anno, qualcuno di più. Ma il problema non sono i numeri, non è nell'immediato. Il problema riguarda la strategia dei prossimi anni: o si interviene in tempo in Africa o l'Europa non è in grado di gestire il fenomeno". Se l'Europa "non ci ascolta, prenderemo le determinazioni necessarie", ha aggiunto.

Poi un commento anche sulla questione terrorismo: "Stabilire una connessione tra sicurezza e immigrazione al momento non è nella realtà nei fatti. Punto. I terroristi che sono arrivati in Europa non hanno viaggiato in barconi ma in comodi aerei, quelli dell’11 settembre viaggiavano in business. Poi certo c’è il tema delle periferie", ha dichiarato Renzi.

Il premier ha commentato anche la lettera con cui il sindaco di Milano Beppe Sala ha invitato l'Italia ad "uscire dall'idea di essere una piattaforma di prima accoglienza" e ha chiesto al governo di "provvedere a una nuova e efficace politica di integrazione". Renzi ha dichiarato di non giudicare una critica le considerazioni di Sala, che "pongono un tema vero. I comuni che accolgono sono il 10% di tutti i comuni. Il sistema degli Sprar può essere ridiscusso e lo stiamo facendo insieme a tutte le realtà comunali: con l'Anci, il responsabile immigrazione, con il Viminale e con gli altri soggetti su come gestire. Siamo pronti a discutere con i sindaci e la lettera di Sala è uno stimolo: ne avevamo parlato martedì scorso durante la firma del patto di Milano, non ci prende alla sprovvista ma non ha urgenza per domani mattina".

La 71esima assemblea generale dell’Onu vedrà la partecipazione di 135 Capi di stato e di governo. Il segretario delle Nazioni Unite, Ban ki-moon, ha organizzato un vertice sulle migrazioni in cui verrà adottata una dichiarazione di principi condivisi che porteranno poi entro il 2018 alla sottoscrizione di un programma comune, un "Global Compact".

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