Regione Toscana: sì alla caccia dei cinghiali e caprioli tutto l’anno

Il consiglio regionale della Toscana ha approvato ieri la legge per una gestione "speciale" degli ungulati in tutta la regione: il provvedimento avrà una validità di tre anni ed ha incontrato il voto contrario di "Sì Toscana a sinistra" e Movimento 5 Stelle, mentre la Lega Nord si è astenuta. Anche gli animalisti hanno fortemente criticato la norma sostenendo che "la Regione Toscana fa una legge ‘ammazzacinghiali’ ed estende la caccia in ogni stagione per tre anni". Secondo il presidente della commissione Sviluppo rurale, Gianni Anselmi (Pd), l'attività venatoria che interesserà cinghiali, daini e caprioli è "il solo strumento che insieme al controllo e al rilevamento scientifico, affronta l’emergenza per come si presenta. Lo scopo che la legge si propone è quello di flessibilizzare gli strumenti di intervento: non solo quello venatorio, che non rappresenta la finalità di questa legge, ma anche facendo ricorso a strumenti di controllo faunistico". Il provvedimento è stato accolto con favore da Coldiretti: "E' una prima importante risposta politica – spiega Tullio Marcelli, presidente dell'associazione in Toscana – al gravoso problema degli ungulati che sta provocando milioni di euro di danni alle imprese agricole".

Gli animalisti promettono una durissima opposizione e sono convinti che l'unico modo per fermare l'aumento degli ungulati in Toscana sia quello di realizzare un progetto scientifico e reintrodurre predatori che ristabiliscano un equilibrio naturale. Inoltre un'altra possibilità sarebbe quella di dispensare mangimi anti fecondativi che riescano a mettere un freno alle nascite. Il ricorso alla caccia tutto l'anno sarebbe secondo gli animalisti una misura puramente populista, buona per conquistare il consenso delle migliaia di cacciatori della regione. Secondo la Lipo quella varata ieri è "una legge mostro, che capovolge cause ed effetti, e non avrà efficacia, anzi farà male alla biodiversità e alle persone".