Recanati, azienda in crisi: Gianluca si impicca. La moglie: “È colpa di qualcuno”
Gianluca Caporaletti, un imprenditore di Recanati, in provincia di Macerata, di 48 anni, si è tolto la vita impiccandosi nella sua azienda, che produceva materiale elettrico. A scoprire il corpo l'altra mattina poco prima delle otto sono stati due dipendenti che stavano entrando nello stabilimento per iniziare il turno di lavoro. Stando ai primi accertamenti il decesso di Caporaletti risalirerebbe a pochi minuti prima della scoperta fatta dagli operai. I lavoratori hanno immediatamente chiamato un'ambulanza del 118 ma il medico a bordo non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell'imprenditore recanatese. Rilievi in corso da parte dei carabinieri.
L'uomo non la lasciato nessuna lettera per motivare il gesto estremo, ma secondo i carabinieri nell'ultimo periodo avrebbe avuto seri problemi economici che potrebbero, ma il condizionale è d'obbligo, averlo spinto al suicidio. Gianluca Caporaletti era sposato e padre di due figli: non avrebbe lasciato messaggi o biglietti neanche a casa. Secondo alcune fonti, l'azienda vantava crediti per lavori realizzati ma non pagati.
Durate i funerali di ieri, la moglie Milena Vescovo ha preso la parola puntando il dito e accusando: «Ciao amore mio, hai sempre lottato come un leone perché tu sei sempre stato un leone, un vincente. Una persona buona, generosa, ti facevi in quattro per tutti, chi ha avuto la fortuna di conoscerti lo sa. Sei sempre stato d’esempio per la famiglia, gli amici. Il gesto compiuto ha avuto dei responsabili, eccome se ce ne sono, ma non sta a me giudicare. Eri una persona affabile, sincera. Una cosa è certa, per noi tu rimarrai per sempre un uomo speciale. Buon viaggio amore mio».
