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Ultime notizie sulla scomparsa di Maddie McCann

Rapisce bimba di tre giorni e la cresce per 18 anni: condannata a 10 anni di prigione

Il ritrovamento di Zephany Nurse è avvenuto grazie a una fortunata coincidenza: a scuola conobbe la sorella naturale Cassidy che, vista l’estrema somiglianza ed essendo a conoscenze dell’esistenza di una sorella rapita quasi vent’anni prima, ha provveduto a raccontare tutto ai genitori. Il test del Dna ha poi confermato i sospetti.
A cura di C. M.
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zephany nurse
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Rapita nell'aprile del 1997, a soli tre giorni di vita, e ritrovata alla soglia dei 18 anni. È la storia di Zephany Nurse, ribattezzata dai media la "Madeline McCann" sudafricana, per via delle varie similitudini che il suo rapimento, secondo i media, aveva in comune con quello della piccola Maddie, scomparsa nel 2007 da Praia de Luz mentre era in vacanza con la sua famiglia. Era l'aprile del 1997 e Zephany aveva soli tre giorni di vita quando venne rapita dall'ospedale di Cape Town mentre la mamma biologica stava dormendo nella propria camera. Portata via, all'improvviso, da qualche sconosciuto.

Le ricerche della piccola sono durate 18 lunghi anni, Celeste e Morne Nurse, i suoi genitori naturali, non si sono mai arresi e hanno sempre sostenuto che la loro bambina non era stata uccisa, ma fosse ancora in vita. A partire da questa convinzione, sono stati diramati appelli sui media locali e internazionali, oltre che sul Web. E dopo 18 lunghi anni di attesa, si è finalmente giunti a una felice conclusione della storia: Zephany, infatti, è stata ritrovata viva. In questi ultimi 18 anni era stata cresciuta da una donna, le cui generalità non sono state rese note dalle autorità, che l'aveva rapita quasi vent'anni prima dalla stanza dell'ospedale in cui la bimba stava riposando. La rapitrice, si evince dalle indagini, pochi mesi prima della nascita di Zephany ebbe un aborto spontaneo e quando rapì la bimba, che ha cresciuto per 18 anni fingendo di essere la sua vera madre, al proprio marito raccontò di aver conosciuto una donna di nome Sylvia che aveva deciso di affidarle la bambina."Quello che provo per mia moglie non è cambiato, la amo sempre. Nostra figlia (Zephany ndr) vuole che sua madre torni a casa, che siamo di nuovo una famiglia. L’ha perdonata e per lei è quella sua madre", ha dichiarato il marito della donna, sconvolto dalla scoperta. Arrestata, nel febbraio 2015, ora la donna è stata condannata a 10 anni di carcere con l’accusa di rapimento, frode e violazione delle leggi in materia di minori.

Il ritrovamento di Zephany a quasi vent'anni dal rapimento è avvenuto non solo grazie alle incessanti indagini avviate dagli inquirenti sudafricani, ma anche a causa di una fortunata coincidenza: durante gli anni scolastici, Zephany aveva fatto amicizia con una ragazza di nome Cassidy. Cassidy altro non era che la sorella naturale di quella bimba ignara di essere stata rapita 18 anni prima. Cassidy inoltre era a conoscenza del rapimento di una sorella mai conosciuta e quindi, accortasi dell'estrema somiglianza che le legava, ha deciso di raccontare lo strano incontro ai genitori e, con il passare del tempo, il test del DNA richiesto per confermare il legame di parentela con la famiglia d'origine ha dato esito positivo: quella bambina così simile a Cassidy era proprio la sorella naturale scomparsa quasi vent'anni prima.

 "Per me, sarà sempre mia figlia. Mi dispiace che abbia scoperto la verità in questo modo. Sarò sempre nella sua vita se lei lo vorrà, ma mi dispiace per quello che ho fatto ai Nurse e sono felice che l’abbiano trovata. Mi sono sempre presa cura di lei, ora non posso più farlo. Ma non ho paura di perderla, la decisione spetta solo a lei, e in ogni caso noi saremo sempre nella sua vita", ha dichiarato la rapitrice durante l'udienza in Tribunale.

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