Rai Way, Renzi: “Il 51% non si tocca, la discussione è chiusa”

Il 51 per cento di Rai Way, la società che gestisce le torri di trasmissione dell'emittente pubblica, rimane in mano allo Stato e non si tocca. Lo ha messo in chiaro questa mattina il Presidente del Consiglio Matteo Renzi dopo le polemiche dei giorni scorsi a seguito dell’opa di Ei Towers, una società Mediaset, su Rai Way. Rispondendo a una domanda dei giornalisti nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi dopo l’incontro con il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, Renzi infatti ha assicurato: "Il governo ha messo delle regole su Rai Way, sul 51%, che non intende modificare. Per me la discussione è finita qui". Il Premier però ha anche ribadito che l'operazione della controllata di Mediaset è lecita e fa parte delle normali operazioni di acquisto in un mercato libero e che dietro l'operazione non c'è nessun accordo politico con Silvio Berlusconi. Qualcuno nelle scorse ore infatti aveva ipotizzato un accoro sottobanco tra i due leader di Pd e Forza Italia, ma Renzi ha tenuto a smentire ogni illazione, sottolineando: "Dovrete abituarvi a considerare le operazioni di mercato per quello che sono. Non operazioni politiche, ma di mercato. Perché il mercato sia rispettato occorre la libertà di chi sta sul mercato e il rispetto delle regole".

Si riunisce il Cda Rai

Intanto il Consiglio di amministrazione della Rai ha approvato questa mattina il piano di riorganizzazione dell’informazione dell'azienda che prevede in particolare il riordino dei tg. La proposta, messa a punto dal direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, e che prevede risparmi complessivi per circa 80-100 milioni di euro, è stata approvata con 5 voti favorevoli e 3 contrari. A quanto si apprende, inoltre, a margine della riunione del Cda della Rai è stato convocato d’urgenza anche un consiglio di amministrazione ordinario di Rai Way. L'appuntamento è per oggi pomeriggio alle 17, probabilmente per discutere proprio dell’opas di Mediaset.