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Ragazzo trovato con la gola tagliata a Pesaro, fermati due giovani

Due ragazzi albanesi sono stati ascoltati dai carabinieri in relazione alla morte del 17enne Ismaele Lulli, trovato in un dirupo a Sant’Angelo in Vado. Nel bosco in cui è stato ritrovato il cadavere i militari hanno trovato due zainetti e tracce di nastro adesivo su un tronco.
A cura di Susanna Picone
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UPDATE ore 21.30 – I due ragazzi sospettati di aver ucciso Ismaele Lulli hanno cominciato a fare le prime ammissioni dopo ore di interrogatorio: "È come si stessero rendendo conto ora dell'enormità del fatto", spiega una fonte investigativa che parla di "un delitto da videogame". Intanto è stato confermato il movente legato alla gelosia da parte del ventenne albanese nei confronti della fidanzata. Il clima a Sant'Angelo in Vado è molto teso: quando i due ragazzi sono stati trasferiti dalla caserma dei carabinieri di Sant' Angelo in Vado al carcere di Villa Fastiggi a Pesaro, una folla che si era raccolta ha cercato di colpire a calci e pugni i mezzi delle forze dell'ordine e lanciato invettive. I militari sono riusciti ad evitare conseguenze peggiori.

È giallo in provincia di Pesaro Urbino sulla morte di Ismaele Lulli, un ragazzo di 17 anni trovato senza vita con un profondo taglio sul collo in un boschetto in località San Martino in Selva Nera, nel territorio di Sant'Angelo in Vado. Da quanto si è appreso, i carabinieri del Comando provinciale di Pesaro Urbino hanno ascoltato due giovani di origine albanese. Sarebbero entrambi amici della vittima, senza precedenti penali, e avrebbero 20 e 21 anni. A loro i carabinieri sarebbero risaliti attraverso i tabulati telefonici del cellulare del ragazzo morto. Per il momento non ci sarebbero provvedimenti di fermo ma l’attenzione dei carabinieri sarebbe particolarmente concentrata su di loro. Nel bosco in cui è stato ritrovato il cadavere i militari hanno trovato due zainetti oltre a delle tracce di nastro adesivo su un tronco. Il ritrovamento dei due zaini starebbe portando gli investigatori sulle tracce del possibile omicida. La zona viene setacciata alla ricerca anche dell'arma del delitto. Ismaele, secondo chi indaga, potrebbe essere stato ucciso altrove e poi gettato nel dirupo. Probabilmente ad agire sono state più persone. Sarà l'autopsia, che si svolge oggi ad Ancona, a fare chiarezza sulla morte dello studente.

Affranto il sindaco: “Ismaele vittima del nostro tempo” – Di Ismaele Lulli, studente dell’istituto alberghiero di Piobbico, si erano perse le tracce da domenica pomeriggio, quando il giovane avrebbe inviato un sms ai familiari in cui diceva di voler cambiare vita andando a Milano e chiedeva di non cercarlo. La mamma aveva denunciato la sua scomparsa. Affranto per la vicenda il sindaco Giannalberto Luzi, ex presidente di Coldiretti Marche. Ismaele “è una vittima del nostro tempo” come il sedicenne morto per ecstasy a Riccione, una vittima di un modo adulto che non sa “gestire” o dedicare sufficiente attenzione ai ragazzi “dai 13 ai 18 anni, nel momento più delicato”.

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