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Quarta morte per meningite in Toscana: 17 casi dall’inizio dell’anno

Dopo le morti nell’Empolese, nuovo decesso ad Arezzo. Le autorità rassicurano: “Non c’è allarme generalizzato”.
A cura di Antonio Palma
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La meningite continua a mietere vittime in Toscana. Dopo i decessi di mesi scorsi nell’Empolese, infatti, muova vittima ieri ad Arezzo dove è morta una giovane di 31 anni ricoverata nel reparto di rianimazione dell'ospedale del capoluogo a causa di una meningite batterica da meningococco di tipo C. Dopo il ricovero le condizioni di salute della donna erano rimaste sempre gravi anche se stabili, poi all'improvviso il peggioramento e la morte dopo due giorni di ricovero. La giovane lavorava come commessa in un negozio di un centro commerciale di Montevarchi, sempre in provincia di Arezzo, e per questo da ieri oltre 150 persone che erano venuti a contatto con la donna si sono recate in ospedale per la specifica profilassi prevista in questi casi. Secondo le autorità sanitarie locali comunque la possibilità di un contagio appare molto remota visto che la 31enne era in ferie da dieci giorni prima del ricovero e la distanza temporale rende basse le possibilità di contagio.

La malattia comunque continua a preoccupare in Toscana dove in totale dall'inizio dei quest'anno sono stati registrati ben 17 casi di meningite. L'ultimo caso rilevato è stato a Lucca dove una ragazza di 27 anni è stata ricoverata per una sospetta meningite di tipo C e trasferita all'ospedale di Pescia, in provincia di Pistoia. "In genere la meningite fa registrare casi sporadici anche se purtroppo gravi; in Toscana, in questa circostanza, si stanno avendo più casi di quelli attesi" ha ammesso il direttore del Dipartimento malattie infettive dell'Istituto superiore di sanità, pur tranquillizzando: "Non c'è allarme generalizzato, la Regione sta già mettendo in atto tutte le misure preventive necessarie. Vanno seguite le cautele necessarie e sono in atto le misure di prevenzione, come la profilassi per le persone che hanno avuto contatti con i pazienti e l'identificazione delle aree dove è consigliato alla popolazione di vaccinarsi".

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