97 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Punteggio ai concorsi in base all’università frequentata, dietrofront del governo

Il Ministro Madia ha confermato che il governo è pronto al passo indietro sulla contestata norma del ddl sulla pubblica amministrazione.
A cura di Antonio Palma
97 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo le polemiche politiche, il Governo è pronto a fare un passo indietro sul contestatissimo emendamento al ddl P.A. secondo il quale nei concorsi pubblici si terrà conto non soltanto del voto di laurea ma anche dell'ateneo di provenienza. A confermare la disponibilità del governo al dietrofront è stato lo stesso ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia. "Da parte del governo c'è la massima apertura a fare modifiche, in modo condiviso, o anche a cancellare l'emendamento al ddl Pa", ha dichiarato infatti oggi il ministro Madia interpellata sul caso a margine dei lavori della commissione Affari costituzionali di Montecitorio sulla riforma dell'amministrazione pubblica. "L'obiettivo è quello di evitare discriminazioni" ha sottolineato ancora il Ministro, aggiungendo: "Aspettiamo il parere della commissione Cultura", che si dovrà esprimere sulla novità del ddl approvate.

Contro il disegno di legge così impostato si era schierato tutto il mondo universitario, dagli studenti ai professori passando per i rettori. La norma infatti avrebbe stabilito di fatto una graduatoria tra università italiane e un diverso peso tra le varie lauree favorendo atenei prestigiosi e costosi rispetto ad altri. "Il passo indietro è una nostra vittoria", ha affermato il segretario generale della Fp-Cgil, Rossana Dettori, aggiungendo: "Prendiamo atto dell'impegno della ministra Madia, sperando che lo mantenga e aspettiamo che la cancellazione ci sia al più presto. In ogni caso la registriamo come una nostra vittoria, una vittoria della giustizia e dell'eguaglianza. Ma rimane tutto in piedi il tema di una riforma che è esattamente in quella logica".

Intanto l'esame del ddl sulla pubblica amministrazione prosegue con altri importanti novità. Dopo la norma sulla licenziabilità dei dirigenti pubblici approvata la settimana scorsa, infatti oggi è stato presentato un nuovo emendamento del relatore del testo, Ernesto Carbone del Pd, che sposta il Pra (Pubblico registro automobilistico) dall'Aci al ministero dei Trasporti a cui fa già capo la motorizzazione. L'obiettivo è quello di costituire un'unica banca dati per la circolazione e la proprietà dei veicoli con un libretto soltanto. Un altro emendamento invece si occupa della razionalizzazione del Corpo Forestale dello Stato che verrà assorbito "in un'unica forza di polizia".

97 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views