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Proiettili difettosi alla polizia, l’azienda: “Solo alcune decine di pezzi”

Circolari interne del Viminale rese note da Il Fatto quotidiano, l’azienda precisa: “Solo pochi pezzi che saranno sostituiti”
A cura di A. P.
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Munizioni acquistate dallo Stato per destinarle alle forze dell'ordine e già consegnate ai reparti di polizia italiani si sarebbero rivelate in realtà difettose e quindi inutilizzabili in servizio . È quanto si evince da due circolari interne del Viminale rese note da Il Fatto Quotidiano. Come scrive Silvia D’Onghia sul quotidiano, le due circolari sono state inviate alle Questure di tutta Italia il mese scorso dall’Ufficio logistico e da quello per i Servizi tecnico-gestionali del ministero dell’Interno per avvertire tutti i reparti operativi del problema. In particolare il difetto sarebbe stato riscontrato nella partita di proiettili acquistata alla fine del 2013 dalla Ditta Fiocchi e già distribuita in tutta Italia. Secondo il Viminale i proiettili non vanno in alcun modo utilizzati in servizio perché una parte del lotto è fallato.

I problemi sarebbero stati segnalati dagli stessi agenti dopo svariati inconvenienti che si sono verificati durante le esercitazioni di tiro con queste pallottole. Le munizioni interessate farebbero parte di una partita di sei milioni e 400 mila cartucce calibro 9 Nato di solito usati per le armi corte e per la mitraglietta M-12. Sempre secondo il giornale, il Dipartimento del Ministero avrebbe deciso per questo di “declassare” le munizioni alla “sola attività addestrativa" cioè al solo uso nei poligoni di tiro.

La ditta Fiocchi Munizioni di Lecco dal suo canto però assicura che il problema riguarda solo alcune decine di pezzi forniti dall'azienda, appartenenti tutti a 4 lotti produttivi su un totale di 16, precisando che come da contratto, ha dato immediata disponibilità a procedere con la sostituzione dei prodotti difettosi. Dalla Fiocchi spiegano: "Le munizioni in questione (alcune decine su un totale di 6 milioni e 400 mila) presentano un difetto facilmente individuabile al momento del controllo dell’arma e del munizionamento che deve avvenire sempre prima dell’uso come previsto dalla norma di corretto utilizzo delle armi da fuoco. Escluse queste poche unità facilmente individuabili e contenute in un numero limitato rientrante nelle normali statistiche di settore, il resto della fornitura è perfettamente utilizzabile, e affidabile, in qualsiasi contesto operativo. "La Fiocchi non si spiega questo clamore mediatico che, oltre a infangare il nome di un’azienda fondata nel 1876 e che oggi conta oltre 600 dipendenti, espone le istituzioni a illazioni quanto mai infondate su rischi per la sicurezza di cui al giorno d’oggi non si sente davvero il bisogno. Ribadiamo che, come dimostra la sua lunga storia, la Fiocchi è un produttore affidabile. È attualmente in corso la procedura prevista da contratto per risolvere la problematica emersa, normale in qualsiasi contesto industriale di settore" ha commentato Stefano Fiocchi, amministratore delegato dell’azienda.

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