Presidenziali Usa 2012, Romney fa cinquina e ipoteca la nomination
Mitt Romney continua indisturbato la sua corsa alla nomination repubblicana per la Casa Bianca, l'ex governatore del Massachusetts si è aggiudicato la vittoria in tutte e cinque gli Stati in cui si è votato ieri avvicinandosi sempre di più indisturbato alla proclamazione ufficiale. Dopo l'abbandono di Nick Santorum, l'unico avversario ancora in grado di impensierirlo, per Romney la strada è tutta in discesa.
Romney oltre il 50% in tutti gli Stati – Nulla da fare per gli altri due candidati ancora in corsa, Ron Paul e Newt Gingrich, battuti in maniera schiacciante dal favorito della vigilia. Romney ha ottenuto infatti oltre il 50 per cento delle preferenze in tutti e cinque gli Stati, Rhode Island, Delaware, Pennsylvania, Connecticut a soprattutto New York. Per i suoi rivali potrebbe essere arrivato il momento dell'addio definitivo alle primarie repubblicane visto che nonostante Santorum non abbia ancora dichiarato a chi andrà l'appoggio dei suoi delegati le possibilità per loro sono praticamente nulle. A Romney mancano solo trecento delegati per ottenere la maggioranza assoluta alla convention finale di Tampa e si sente ormai già il vincitore.
L'attacco diretto ad Obama – A confermare la definitiva affermazione di Romney lo stesso discorso del candidato ai suoi sostenitori, ormai non più diretto ai rivali in casa repubblicana, ma all'avversario per le Presidenziali Usa di novembre, il Presidente uscente Barack Obama. “Un’America migliore comincia da stasera” ha detto Romney raggiante per la vittoria, scatenandosi poi contro la politica del Presidente rivolta secondo lui alla redistribuzione che non genera crescita rispetto al modello storico americano che premia lo spirito di iniziativa dei singoli.
La nuova campagna elettorale di Romney punta all'ottimismo – La campagna elettorale per le Presidenziali Usa 2012 è ormai partita e l'attacco diretto ad Obama ne è la conferma. Romney punterà tutto sull'economia e sulla crisi come ha fatto anche ieri accusando l'attuale amministrazione di scarsa leadership e false promesse di ripresa. "Gli ultimi anni sono stati il meglio che Barack Obama potesse fare, ma non il meglio che l'America possa fare" ha detto dal palco Romney impostando la nuova fase della campagna tutta incentrata sull'ottimismo e il bisogno di rassicurare gli americani che con il nuovo corso ci sarà la ripresa.
La corsa per la Casa Bianca è solo all'inizio- La battaglia per le Presidenziali Usa è solo all'inizio e, nonostante i sondaggi danno Obama in netto recupero, resta tutta da giocare. In bilico restano molti Stati da sempre divisi tra Repubblicani e Democratici e per questo ago della bilancia nella corsa alla Casa Bianca. L'obiettivo per i due contendenti è convincere proprio questi Stati magari facendo affidamento proprio sugli indecisi e gli indipendenti.
