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Federico muore a 19 anni alla festa sul fiume: ucciso da un mix di droghe psicotrope

Un ragazzo della provincia di Venezia, Federico Diana, operaio e incensurato, è rimasto ucciso da un cocktail di sostanze psicotrope. Identificati i partecipanti al rave: caccia a chi gli ha venduto gli stupefacenti.
A cura di Giorgio Scura
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Un ragazzo di 19 anni di Martellago (Venezia), Federico Diana, è morto per una sospetta overdose da sostanze psicotrope dopo aver partecipato ad un rave party, la scorsa notte, a San Vito al Tagliamento (Pordenone). Secondo le prime ricostruzioni, intorno alle 2 e mezza due amici del giovane lo hanno accompagnato al pronto soccorso in automobile. Il giovane – un operaio incensurato – è morto dopo pochi minuti. I medici hanno avvisato i carabinieri che hanno raggiunto la località Rosa, dove stava concludendosi la manifestazione, dopo che si era sparsa la voce del malore ad uno dei partecipanti. I militari dell'arma hanno identificato decine di persone e stanno cercando di risalire a chi abbia ceduto la dose fatale al ragazzo. La Procura della Repubblica di Pordenone ha disposto l'autopsia per scoprire da cosa fosse composto il cocktail di sostanze che si suppone possa essere la causa del decesso.

Federico avrebbe compiuto 20 anni a dicembre. Secondo le prime indagini il ragazzo non risultava nemmeno segnalato come semplice assuntore di sostanze stupefacenti. I genitori del 19enne sono stati avvisati appena Federico è stato ricoverato in Pronto soccorso, ma non sono riusciti a giungere in tempo per trovarlo ancora in vita. Indagini serrate di tutte le Forze dell'ordine che stanno setacciando anche i social network per individuare i promotori del rave ed ottenere testimonianze circa il pusher che avrebbe ceduto la sospetta sostanza killer.

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