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Pedofilo violenta bimbo di 6 anni: gli diceva di mordere un cuscino per sentire meno dolore

John Bell, 30 anni, ha sottoposto il piccolo ad una serie di dolorose violenze. Ora il bimbo è gravemente traumatizzate tanto che spesso “strappa i suoi vestiti e rompe i giocattoli”. Sembra che in passato fosse già stato stuprato da un membro della sua famiglia.
A cura di B. C.
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Per sentire meno dolore durante gli stupri a cui lo sottoponeva, gli consigliava “di mordere un cuscino”. È uno degli inquietanti particolari emersi nel corso del processo nei confronti John Bell, 30enne, di Throckley, Newcastle. Stando a quanto ricostruito dal tribunale, il pedofilo avrebbe sottoposto la sua vittima – un bimbo di appena 6 anni – ad un serie di violenze che hanno lasciato il piccolo “gravemente traumatizzato”. Nonostante l’uomo sapesse che il ragazzino era stato già in precedenza sottoposto ad abusi di natura sessuale da parte di un membro della sua famiglia, ciò non gli ha impedito di fargli rivivere quell’incubo nuovamente. Secondo i giudici, Bell avrebbe violentato il bimbo in almeno sei occasioni e per questo motivo è stato condannato a 17 anni di carcere.

"Durante le violenze gli hai detto di non dire a sua madre cosa stava succedendo” ha spiegato il giudice Edward Bindloss della Corte di Newcastle riferendosi direttamente all’imputato. “Il bambino ha detto che era spaventato, scioccato e preoccupato per quello che è successo. Abbiamo accertato che gli abusi sono avvenuti regolarmente. Quando lo violentavi,  gli dicevi di mordere il cuscino” ha continuato il magistrato. "Sapevi che era stato violentato da un altro uomo. Eppure hai continuato. Gli effetti psicologici di ciò che hai fatto saranno molto dannosi per quel bambino”. Il  giudice ha detto che dopo gli attacchi, il bimbo ha iniziato a "farsi del male, grattandosi il corpo al punto di sanguinare" e "strappando i vestiti e danneggiando i suoi giocattoli". Ha aggiunto: "Non vuole vedere altre persone e giocare con altri bambini. È abbastanza chiaro che è stato profondamente colpito da ciò che gli è accaduto”.

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