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Papa Francesco: “Le grandi città causa di solitudine e indifferenza diffusa”

Il sovraffollamento aiuta a sviluppare un “genere di vita poco umano”. La soluzione è il dialogo con “si risolverebbero più facilmente tante questioni in famiglia, a lavoro e in politica”.
A cura di Redazione
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Papa Francesco (@Getty Images).
Papa Francesco (@Getty Images).

In occasione dell'incontro con i volontari dell'associazione "Telefono amico Italia", il Papa torna a riflettere su uno dei temi forti della Chiesa: la metropoli come luogo di solitudine e perdita di "umanità" e legami sociali. L'associazione ha compiuto cinquant'anni e per l'occasione alcuni suoi rappresentanti sono stati ricevuti in udienza, intorno alle 12.10 di domenica 12 marzo, dal Santo Padre nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico. Qui Papa Francesco ha lodato il servizio di Telefono amico Italia, poiché porta assistenza in un "contesto sociale segnato da molteplici disagi, alla cui origine si trovano spesso l'isolamento e la mancanza di dialogo". La solitudine è paradossalmente correlata al sovraffollamento delle grandi città – ha osservato ancora Papa Bergoglio – dove si sviluppa "un genere di vita poco umano a cui gli individui si stanno abituando: indifferenza diffusa, comunicazione sempre più virtuale e meno personale, carenza di valori saldi su cui fondare l'esistenza, cultura dell'avere e dell'apparire. In tale contesto, è indispensabile favorire il dialogo e l'ascolto".

Il dialogo è un'arma contro la solitudine e l'indifferenza per almeno due motivi: "esso manifesta un grande rispetto, perché pone le persone in atteggiamento di apertura reciproca" e poi perché "è espressione di carità" e "può aiutare a ricercare e condividere percorsi in vista del bene comune". Anche l'Altro, seguita il Papa, diventa più comprensibile e cessa di essere percepito come una minaccia, per questo "nelle famiglie, negli ambienti di lavoro, nella politica, si risolverebbero più facilmente tante questioni! Quando non c'è il dialogo, crescono i problemi, crescono i malintesi e le divisioni".

“ Per fare la pace, nel mondo, mancano le orecchie ”
Ascoltare è un requisito necessario affinché possa esservi dialogo. Anzi, spiega ancora Bergoglio, ne è premessa e, se oggi il dialogo appare difficile, è proprio perché "manca gente che sappia ascoltare". Per questo, conclude il Papa rivolgendosi ai volontari del Telefono amico Italia, "attraverso il dialogo e l'ascolto possiamo contribuire alla costruzione di un mondo migliore, rendendolo luogo di accoglienza e rispetto, contrastando così le divisioni e i conflitti".

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