Padoan: “Meno tagli e meno spese. Ma il deficit è intoccabile”
L'UE chiede all'Italia sforzi per le riforme nel rispetto dei vincoli di bilancio. La risposta arriva da Atene, dove il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, afferma di aver trovato la strada per avviare con Bruxelles un dialogo che potrebbe portare alla tanto agognata flessibilità. Secondo il titolare del Tesoro, assieme a Bruxelles, è possibile rivedere i tempi di riduzione del debito e del raggiungimento del pareggio di bilancio, grazie alle riforme approvate o in cantiere. "Nell'apparato di sorveglianza a livello europeo – ha detto Padoan – ci sono margini che legano lo sforzo di riforme strutturali che un paese mette in campo e le condizioni eccezionali relative al livello del debito alla possibilità di modulare i tempi dell'aggiustamento strutturale, non la direzione". In ogni caso, la regola dell'aggiustamento "continuerà ad essere rispettata".
Sul lavoro. "Battere la disoccupazione è il problema centrale della politica economica in Europa", ha affermato il ministro al termine della prima giornata di lavori dell'Ecofin informale ad Atene. "E' una esigenza sentita da tutti i paesi, non solo dall'Italia", dice nel giorno in cui sono usciti altri dati che mostrano l'aumento dei senza lavoro. E "la crescita è una condizione necessaria ma non sufficiente per creare lavoro", ha detto ancora Padoan. Bisogna "coniugare le politiche di crescita con misure per migliorare il mercato del lavoro: queste cose vanno assieme".
Per recuperare le risorse necessarie alle riforme, l'Italia non ricorrerà a nessuno condono. "Non conosco la parola condono, il decreto non sarà un condono, non ne prevede la possibilità perché non stiamo parlando di aliquote ma ci saranno degli alleggerimenti delle norme sanzionatorie per chi rientra da quanto dovuto al fisco e rispetta i criteri dell'adesione volontaria", ha detto Padoan riferendosi alle norme per il rientro dei capitali in fase di ridefinizione.
