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Padoan: “Italia fuori dalla recessione”

In merito al cosiddetto “tesoretto” il ministro ha detto: “È chiaro che ci sono elementi di incertezza e che va valutata la disponibilità di risorse in eccesso”.
A cura di D. F.
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Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia, ha difeso il Documento Economia e Finanza di fronte alle commissioni Bilancio di Camera e Senato dalle critiche arrivate nei giorni scorsi da Banca d'Italia e Corte dei Conti, affermando anche che il "tesoretto" di 1,6miliardi di euro verrà impiegato "in modo coerente" rispetto alle politiche economiche.

Secondo Padoan "la differenza di un decimo di punto di Pil" tra deficit tendenziale e programmatico sarà utilizzato per "misure con effetti temporanei sul bilancio, per il 2015, ma coerenti con il processo di riforme intrapreso". Il ministro ha aggiunto: "Sull'utilizzo di quella cosa che alcuni chiamano tesoretto e che io chiamo differenza tra indebitamente tendenziale e programmatico non è stato deciso alcun che e naturalmente accolgo volentieri le esortazioni alla prudenza. È chiaro che ci sono elementi di incertezza e che va valutata la disponibilità di risorse in eccesso".

Secondo Pier Carlo Padoan l'economia del nostro paese "è uscita dalla recessione": "La crescita del Pil sarà dello 0,7% (+0,1% nel primo trimestre dice Istat, ndr) nel 2015 e poi dell'1,4% e dell'1,5%. Si tratta di previsioni prudenziali ma i primi dati sono incoraggianti". Con il Def "sosteniamo la ripresa evitando l'aumento pressione fiscale". Per Padoan si è in presenza "di un deciso miglioramento del contesto", e ciò "consente una ripresa più rapida e una crescita maggiore di quanto previsto". Il ministro dell'Economia ha confermato il ricorso alle privatizzazioni: "Le operazioni previste – afferma – sono confermate: gli introiti per dismissioni sono valutati in 1,7 punti di Pil nel quadriennio con un contributo importante per collocare il debito su un sentiero discendente".

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