P3: Verdini e Cosentino rinviati a giudizio, a febbraio il processo

Il gup di Roma ha rinviato a giudizio il senatore di Forza Italia Denis Verdini e l'ex sottosegretario all'Economia dell’ultimo governo Berlusconi Nicola Cosentino, entrambi coinvolti in un capitolo della vicenda P3, presunta associazione segreta che puntava a condizionare alcuni organi dello Stato. Stralciata invece la posizione dell'ex parlamentare azzurro Marcello Dell'Utri. Denis Verdini e Marcello Dell'Utri sono accusati di violazione della legge Anselmi sulle società segrete e di associazione per delinquere finalizzata a episodi di corruzione, abuso d'ufficio e illecito finanziamento connessi ai rapporti con alcuni imprenditori interessati a operare nel settore della produzione dell'energia eolica in Sardegna. La posizione di Dell’Utri è stata stralciata in attesa che il Libano conceda, come già stato richiesto dall’Italia, l’estradizione per i fatti presi oggi in esame dal gup.

A Verdini si contesta il reato di corruzione, Cosentino imputato di diffamazione e violenza privata – A Nicola Cosentino si contestano i reati di diffamazione e violenza privata. Le accuse a Cosentino si riferiscono alla pubblicazione di notizie false sull'attuale presidente della Campania, Stefano Caldoro. Notizie che erano state diffuse su un blog per screditare Caldoro in vista delle regionali del 2010. All'ex sottosegretario, inoltre, è contestato anche l'aver “compiuto atti diretti a costringere” Caldoro a rinunciare alla candidatura. Il processo è fissato per il 5 febbraio prossimo davanti alla nona sezione penale. Il 10 novembre prossimo, invece, davanti a un altro collegio giudicante riprende il processo a carico di 17 persone, tra cui Flavio Carboni, Arcangelo Martino e Pasquale Lombardi, coinvolte nella vicenda principale della P3 o in altri filoni di indagine paralleli. Nell’inchiesta le posizioni di Verdini, Cosentino e Dell’Utri erano state stralciate in attesa del via libera sull’utilizzo di intercettazioni telefoniche.