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Orrore in Nigeria: altre due bimbe imbottite di esplosivo in un mercato

Il bilancio provvisorio è di almeno quattro morti e 26 feriti. L’attentato suicida ha visto nuovamente protagoniste due bambine di 10 anni. Le piccole si sarebbero fatte saltare in aria e qualcuno ha azionato a distanza la cintura esplosiva che nascondevano sotto i vestiti.
A cura di Susanna Picone
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Nuovo orrore in Nigeria. Dopo il primo caso della bambina fatta saltare in aria nella città Maiduguri, altre due bimbe sono morte in un mercato di Potiskum, nello stato nord-orientale di Yobe. Il bilancio dell’attentato suicida – drammaticamente provvisorio – è di almeno quattro morti e 26 feriti. Le bambine si sarebbero fatte saltare in aria o qualcuno, probabilmente, ha azionato a distanza la cintura esplosiva che nascondevano sotto i vestiti in un mercato a Potiskum. Secondo un testimone, il mercato è stato devastato da due deflagrazioni e le attentatrici dimostravano – come l’altra bambina-kamikaze che ha causato la morte di venti persone a Maiduguri – non più di 10 anni. La città di Potiskum è stata frequentemente attaccata dal gruppo sunnita jihadista Boko Haram. I due attentati con bambine kamikaze arrivano in Nigeria a pochi giorni dal terribile massacro di Baga, dove i terroristi di Boko Haram avrebbero ucciso centinaia di persone.

Nigeria chiede cooperazione internazionale contro Boko Haram – Un massacro – il bilancio delle vittime non è ancora stato accertato, ma secondo alcune fonti i morti potrebbero essere anche 2.000 – che ha spinto l'esercito nigeriano a sollecitare la cooperazione internazionale contro Boko Haram. “L'attacco alla città (di Baga) di questi cani e quanto hanno compiuto dal 3 gennaio 2015 dovrebbe convincere tutte le persone ben intenzionate del mondo che Boko Haram rappresenta il male che dobbiamo eliminare tutti insieme, piuttosto che criticare quanti cercano di combatterli”, è quanto ha detto il portavoce del ministero della Difesa, Chris Olukolade. Il ministero ha aggiunto che l’esercito nigeriano non ha abbandonato Baga e le altre zone controllate dai terroristi e ha parlato di “piani appropriati, uomini e risorse mobilitati per affrontare la situazione”.

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