Operaio scatta foto nella camera di una principessa saudita. Lei ordina: “Ammazzatelo”

Paura per un artigiano parigino che alcuni giorni fa è stato chiamato ad effettuare dei lavori nell'abitazione di una ricca principessa di origini saudite, figlia di re Khaled, un ex monarca dell’Arabia Saudita. La donna avrebbe ordinato a una guardia del corpo di uccidere l'artigiano: "E' un cane, non merita di vivere", avrebbe detto la ricchissima nobile, avendo notato che il malcapitato aveva scattato alcune fotografie nella sua stanza da letto con l'intento di studiarle per realizzare al meglio un lavoro di restauro. "Mi servivano per rimettere tutto a posto alla fine dei lavori", ha provato a giustificarsi l'artigiano, senza però riuscire a convincere l'ereditiera.

Al contrario: la donna si è persuasa che quelle fotografie, scattate in un lussuosissimo appartamento vicino ai Campi Elisi, sarebbero state rivendute a qualche tabloid e per questo ha ordinato ai suoi "gorilla" di passare alle vie di fatto. L'uomo viene insultato, poi strattonato e colpito con un forte pugno in testa. La vittima viene invitata ad inginocchiarsi e baciare i piedi della principessa saudita, ma tenta di resistere rimediando altre botte e un calvario – denuncerà in seguito alla polizia – durato quattro ore. Malconcio e impaurito, un inserviente fotocpia un suo documento di identità e lo minaccia: "In questo quartiere non ti fai più vedere". L'artigiano, contuso e sotto choc, spera almeno di riuscire a incassare il denaro per il lavoro svolto, ma non vede neanche uno dei 20mila euro che gli spettano. Ora spera almeno di ottenere giustizia, anche se non sarà semplice: molte famiglie del Golfo dispongono dell’immunità diplomatica e sono quindi inattaccabili da un punto di vista giudiziario.