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Spara agli inquilini per una perdita l’acqua: caccia a Simone Bertocchi

Gli inquirenti stanno cercando Simone Bertocchi, 37 anni, ritenuto il presunto killer del 73enne Roberto Tosi Savonuzzi. L’uomo è stato freddato a colpi di pistola nel casolare in cui viveva a Fossanova, in provincia di Ferrara, assieme alla moglie, anche lei colpita e ricoverata in gravissime condizioni.
A cura di Angela Marino
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Simone Petrocchi
Simone Bertocchi

La forze dell'ordine sono sulle tracce di Simone Bertocchi, il presunto assassino di Roberto Tosi Savonuzzi, il 73enne ucciso domenica 24 luglio nel casolare dove viveva con la moglie nella provincia di Ferrara. La consorte, Raffaella Pareschi, 63 anni, è stata invece ferita e versa in condizioni gravissime. Per gli inquirenti l'uomo avrebbe agito con un complice non ancora identificato. La famiglia era stata già colpita da un altro lutto: il 7 ottobre del 1998 Riccardo, il figlio della coppia morì schiantandosi in auto a Santa Maria in Vado. Aveva a 28 anni.

Il delitto

I fatti sono avvenuti domenica 24 luglio alle 9 del mattino alla periferia di Fossanova San Marco. L'assassino ha bussato al campanello del casolare in via Ravenna 277, dove Roberto Tosi Savonuzzi, 73 anni, viveva con la moglie. L'uomo è andato ad aprire la porta ed è stato freddato da un colpo di pistola al petto. Subito dopo l'assassino ha mirato alla moglie, la 63enne Raffaella Pareschi, ferita con un colpo alla schiena. Il rumore degli spari, anche se inizialmente scambiati per petardi, ha immediatamente destato l'attenzione dei vicini, che hanno allertato le forze dell'ordine. Sul posto sono giunti il pm di turno Stefano Longhi, il medico legale Maria Rosa Gaudio e i medici del 118. Per il 73enne, però, non c'era più nulla da fare. Pareschi è stata trasportata all’ospedale di Cona e poi trasferita con l’eliambulanza al Maggiore di Bologna dove è ricoverata in gravi condizioni.

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Il testimone: "Era venuto per una raccomandata, poi ha sparato"

"Sono rimasto indietro. Non ho voluto vedere", così Fabrizio Chiccoli, vicino di casa e testimone dei fatti, ricorda il momento della scoperta dei corpi. In una intervista al quotidiano locale "Estense", l'uomo, che è anche un parente di Vittorio Chiccoli, proprietario del casolare dove vivevano i due coniugi, ha ricostruito gli attimi che hanno seguito la scoperta dell'omicidio. "Vittorio ha detto che erano due ragazzi e che hanno preso le biciclette che erano appoggiate al muro e sono scappati via" dice riferendosi al cugino. Uno dei due uomini è Simone Bertocchi, fidanzato della nipote di Vittorio Chiccoli e attualmente ricercato. "Vittorio dice che lui era venuto qua per via di una raccomandata che loro gli avevano mandato – dice riferendosi a Bertocchi – C’era un problema di perdita d’acqua in un terrazzo… mi pare. Solo che è venuto con una pistola infilata qua dietro".

Il movente

Ancora tutto da chiarire il movente dell'omicidio. Secondo le prime ipotesi dei carabinieri di Ferrara, è ipotizzabile che i contrasti esistenti tra i coniugi e inquilini dello stabile e i proprietari, possano aver spinto a sparare. Si cerca intanto l'arma del delitto, una pistola di piccolo calibro che non è stata trovata sulla scena del crimine. L'arma sarebbe stata portata dai due assassini poi fuggiti in bicicletta. A indirizzare le attenzioni degli inquirenti su Bertocchi è la testimonianza raccolta in un zona e che lo colloca sulla scena dalla quale sarebbe stato visto allontanarsi dopo il delitto. Si sta indagando per capire che ruolo avesse nelle controversie tra inquilini e proprietà. Recentemente, fonte di malumori sarebbe stata una perdita d’acqua alla quale era stato chiesto alla coppia di occuparsi.

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