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Ok al Decreto per i terremotati: esenzioni fiscali e sostegno economico alle zone colpite

Tra le misure approvate dal governo la semplificazione per le procedure di rimozione delle macerie e la costruzione di opere primarie ma anche l’esenzione fiscale per le aziende e il sostegno economico alle famiglie più in difficoltà.
A cura di Antonio Palma
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Per il terremoto "abbiamo risorse nella legge di bilancio, ne stiamo mettendo in campo ulteriori con questo decreto e abbiamo già anticipato nella lettera inviata ieri a Bruxelles della necessità di ulteriori risorse. Intanto però non è che possiamo aspettare chissà quali superiori determinazioni. Decidiamo e ci prendiamo le nostre responsabilità". Così il Premier Paolo Gentiloni  ha annunciato oggi in conferenza stampa l'atteso decreto per le zone terremotate del Centro Italia. "Non abbiamo un conto esatto dell'ammontare dei soldi" ma "si tratta di risorse consistenti, per diverse centinaia di milioni e abbiano avvisato l'Ue che sarà necessario almeno un miliardo nel prossimo periodo" ha aggiunto il capo del Governo.

Il decreto terremoto prevede in pratica "tre grandi capitoli": misure di "semplificazione e velocizzazione procedurale" per tutto ciò che riguarda alloggi temporanei, opere di urbanizzazione, rimozione delle macerie e per realizzare le nuove scuole; norme che prorogano "meccanismi di sospensione di pagamento dei tributi e di agevolazione fiscale"; e "misure di sostegno economico" sia per le aziende sia per le persone in difficoltà.  Nel dl terremoto ci sono "misure indirizzate direttamente a cittadini e residenti che riguardano in parte la proroga della cassa integrazione, la cosiddetta busta paga pesante, l'introduzione anticipata delle norme a favore della povertà, meccanismi di sospensione del pagamento dei tributi e agevolazioni fiscali" ha elencato il Presidente del Consiglio, aggiungendo che "un gruppo di misure riguarda il sostegno alle imprese e ai sistemi produttivi".

L'obiettivo finale è quello di "contrastare lo spopolamento" e "favorire la ricostituzione del tessuto economico".  Nel dettaglio nei 134 comuni del cratere viene costituita una "zona franca" fiscale per le imprese già esistenti che comporterà per il biennio 2017-2018 l'esenzione e non la semplice sospensione da Ires-Irpef (fino a 100 mila euro di imponibile), dall'Irap (fino a 300 mila euro di imponibile) e dalla Imu-Tasi. Ottanta milioni a fondo perduto invece saranno destinati alle aziende di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria che hanno subito danni in termini di "riduzione della capacità produttiva".

Per i cittadini dei paesi nel cratere previsto un sostegno al reddito per chi è più in difficoltà in base all'Isee con distribuzione di una "carta acquisti" il cui valore dovrebbe aggirarsi intorno ai 200 euro. Per i  lavoratori dipendenti viene garantita inoltre la proroga di un sussidio per la mancata attività fino al 31 dicembre di quest'anno, mentre per gli studenti il 2016-2017 viene dichiarato "anno salvo".

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