Occupy Hong Kong, sgomberati gli ultimi studenti: “Torneremo”
E’ cominciato a Hong Kong lo sgombero dell' ultimo presidio di manifestanti pro-democrazia a Admiralty, che negli ultimi due mesi avevano hanno bloccato la città chiedendo più riforme democratiche e la possibilità di scegliere autonomamente i candidati alle elezioni senza il veto della Cina. Hong Kong ha sì concesso un nuovo voto ma sempre "patrocinato" da Pechino. La situazione è calma. Ad Admiralty, sulla superstrada Connaught Road e su Harcourt Road, nel quartiere degli uffici governativi e dei gruppi finanziari, sono state installate quasi duemila tende e centinaia di transenne di metallo e plastica, legate insieme a mo’ di blocchi stradali e barricate. Manifestanti e membri dei partiti democratici assistono alla rimozione. Le autorità hanno affermato che gli agenti hanno il diritto di riaprire le strade e le corsie per gli autobus: "Chi resterà sarà arrestato", hanno aggiunto. Il deputato di opposizione Leung Kwok-hung ha detto che il movimento "non è fallito", perché "ha portato a un nuovo livello il progresso politico di Hong Kong".
Gli studenti di Occupy Hong Kong: "Torneremo"
"Non ci servono martiri. Stiamo facendo la storia e questo movimento di protesta è incredibilmente importante", ha detto Rosa Tang, una delle studentesse coinvolte nel manifestazioni, a Reuters. In questi mesi il movimento non è però riuscito a ottenere ciò che chiedeva. Su uno striscione giallo compare la scritta "Torneremo". L’occupazione di Admiralty era cominciata il 28 settembre, come replica alle cariche della polizia che aveva lanciato lacrimogeni e usato spray urticanti per disperdere il primo gruppo di manifestanti, costituito da insegnanti (i fondatori di Occupy Central) e studenti. Sono già stati sgombrati invece gli altri due presidi dei manifestanti, a Mong Kok e Causeway Bay.
