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Non riescono a pagare il mutuo: marito e moglie si uccidono in casa, trovati dopo un mese

La tragedia in provincia di Prato. I coniugi avevano deciso di fare tutto in punta di piedi, per questo avevano inventato un viaggio all’estero e nessuno si era preoccupato di non vederli.
A cura di Antonio Palma
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Più di un mese fa a conoscenti e parenti avevano detto che sarebbero andati via dall'Italia, partiti per un viaggio in Bulgaria per trovare nuove opportunità, ma in realtà i due coniugi avevano deciso di farla finita a causa dei problemi economici cui non riuscivano più a far fronte. La verità purtroppo è venuta fuori solo lunedì sera quando i vigili del fuoco sono entrati nell’appartamento al piano terra della palazzina dove abitavano a Poggio a Caiano, in provincia di Prato, facendo la macabra scoperta. I due coniugi, il 50enne Lucio Leonelli e la 47enne Grazia Spessato, erano distesi l'uno accanto all'altra sul letto matrimoniale. I loro corpi erano in avanzato stato di decomposizione visto che la morte, secondo i primi accertamenti del medico legale, risalirebbe ad almeno un mese fa.

L'uomo impugnava ancora la pistola con cui, secondo una prima ricostruzione, avrebbe ucciso la moglie e poi fatto fuoco contro sé stesso. Tecnicamente un omicidio suicidio dietro il quale però c'era una volontà comune di farla finita discussa e messa in atto insieme come dimostrano i bigliettini ritrovati in casa dai carabinieri. Nei messaggi i due chiedono scusa per il gesto e chiedno di essere cremati ma non danno spiegazioni sui motivi. Da quanto sono riusciti a ricostruire gli inquirenti, però, la ragione del suicidio sarebbe da ricercare nelle gravi difficoltà economiche e nella paura di perdere anche la casa perché non riuscivano pagare il mutuo.

I coniugi avevano acquistato l’appartamento una decina di anni fa con un mutuo credendo che con i loro stipendi sarebbero bastati e per un po’ è stato così. Ad un certo punto però la donna, originaria di Padova, perde il lavoro come guardia giurata e si deve arrangiare come donna delle pulizie, mentre il marito, originario di Firenze, si barcamenava fra lavoretti saltuari come operaio e manovale. I soldi però non bastavano mai e ormai rischiavano di perder anche la casa.

Alla fine la scelta del suicidio con la stessa pistola che la 47enne aveva usato in passato per lavoro. I coniugi avevano deciso di fare tutto in punta di piedi, per questo avevano inventato il viaggio all'estero e nessuno si era preoccupato di non vederli per circa due mesi. Solo quando i vicini hanno iniziato a sentire strani odori provenire dalla loro casa sono stati allertati i vigili del fuoco e si è scoperto la tragica verità.

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