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Niente scelta dei bagni per studenti transgender, Trump revoca linee guida di Obama

Il presidente Usa ha revocato le linee guida del predecessore che permettevano agli studenti di scegliere bagni e spogliatoi nelle scuole pubbliche in base alla propria identità di genere e non in base al sesso di nascita.
A cura di Antonio Palma
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Lo aveva promesso durante la campagna elettorale per le presidenziali Usa e ora, dopo la vittoria e l'insediamento alla Casa Bianca, Donald Trump  ha deciso di mettere mano alle linee guida di Obama in materia di diritti della comunità Lgbt invertendo rotta rispetto all'amministrazione precedente. Con un provvedimento immediatamente esecutivo il Presidente statunitense infatti nelle scorse ore ha cancellato le ultime tutele anti-discriminazione per gli studenti transgender volute dal suo predecessore. Stiamo parlando del diritto a scegliere i bagni da parte degli studenti trans nelle scuole pubbliche che ora Trump ha deciso di revocare.

Il provvedimento infatti era una linea guida che raccomandava di lasciare usare bagni e spogliatoi nelle scuole pubbliche in base alla propria identità di genere e non in base al sesso di nascita. Una decisione contestata da molti stati repubblicani, con il Texas in testa, che avevano fatto ricorso ai giudici bloccano il provvedimento soprattutto perché in caso di non applicazione era previsto un taglio dei fondi federali. Una posizione condivisa dal neo Presidente Trump  che ha deciso subito di stoppare le linee guida.

"Il presidente ritiene che le norme relative ai bagni per i transgender debbano essere decise a livello statale" hanno spiegato dalla Casa Bianca annunciando che la misura non lascia gli studenti "sprovvisti di tutele rispetto a discriminazione, bullismo o molestie". Secondo l'amministrazione Usa, infatti, il provvedimento stava portando a ricorsi e sentenze  e quindi andava risolto. La decisione "presa congiuntamente dai dipartimenti dell’Educazione e della Giustizia, spiana la strada ad un processo aperto ed inclusivo a livello locale con l’input di genitori, studenti, insegnanti e amministratori" sostengono dalla Presidenza.

"E’ una questione che deve essere affrontata a livello locale. Le scuole, le comunità e le famiglie posso trovare le soluzioni per proteggere tutti gli studenti" ha detto la segretaria all’educazione Betsy DeVos. Non la pensano così però se le associazioni per i diritti Lgbt (Lesbiche, gay, bisessuali e transgender) che annunciano battaglia proprio nelle aule dei tribunali. "Ritirare la storica norma del governo Obama per proteggere gli studenti transgender è un duro colpo ai giovani già vulnerabili di per sé", ha commentato anche la leader della minoranza Democratica  alla Camera, Nancy Pelosi.

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