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Monti: Non mi piacerebbe restare Premier, sì alla Patrimoniale

Il Presidente del Consiglio spiega di non gradire una permanenza a Palazzo Chigi e annuncia che il Governo sta pensando ad una patrimoniale generalizzata.
A cura di Antonio Palma
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Continua la saga del Monti Bis, dopo le esternazioni che avevano fatto pensare ad un possibile ritorno del Premier anche nella prossima legislatura, è lo stesso Monti oggi a chiarire che non gli piacerebbe restare Presidente del Consiglio. Durante il convegno Financial Times Italy Summit in corso a Milano, infatti, il vice direttore del giornale inglese gli ha chiesto se vorrebbe o se gli piacerebbe rimanere premier e Monti ha risposto con un secco no. Insomma riepilogando,  Mario Monti non gradisce rimanere a Palazzo Chigi ma se qualcuno lo chiedesse e se servisse per il bene del Paese potrebbe fare lo sforzo di guidare un nuovo Esecutivo. Ad ogni modo, come speiga il Premier, qualsiasi sia il nuovo governo dovrà continuare sulla strada che ha introdotto misure più severe contro evasori e corruttori connotandosi come una vera e propria "guerra a evasione e corruzione". "Non c'è società civile che si possa basare sulla fiducia tra individui e Stato e viceversa se non si abbatte l'evasione fiscale e la corruzione" ha affermato Monti.

Ripercorrendo  le tappe salienti di un anno di governo Monti ha ricordato che "siamo solo all'inizio del lavoro ma spero che possiamo dire un anno dopo avere iniziato che ora l'Italia ha fatto molto per creare meccanismi di stabilizzazione a livello europeo e nella strada che stiamo facendo potrebbero esserci delle sorprese". Quelle sorprese che chissà forse potrebbero arrivare da una patrimoniale che Monti non ha smentito anzi. "Il governo sta studiando una patrimoniale generalizzata" ha annunciato infatti il Premier  precisando però che i tempi sono ancora lunghi e "non sarà introdotta nottetempo, perché ci sono passi che stiamo verificando per non incentivare la fuga dei capitali". Sulla situazione economica italiana il Presidente del Consiglio appare fiducioso anche perché "l'Italia non ha grandi squilibri a parte il rapporto debito/pil". L'anno prossimo ci sarà il pareggio di bilancio ha ricordato Monti indicando un rapporto deficit/pil al 2,6% nel 2012, una previsione migliore di quella formulata dalla Commissione europea su cui però il Premier scommette: "Vedremo chi ha ragione".

AGGIORNAMENTO: Da Palazzo Chigi smentiscono ogni intervento in merito ad una Patrimoniale e si sottolinea il fatto che Monti parlasse di decisioni già adottate.  Come si legge nella nota pubblicata sul sito:

Il Presidente del Consiglio Mario Monti, intervenendo alla conferenza del Financial Times "new routes for growth", non ha affatto annunciato un intervento di tassazione sui patrimoni.
Dopo aver precisato di non essere pregiudizialmente contrario ad una modesta tassazione generalizzata del patrimonio, il Presidente ha ricordato il contesto in cui il governo ha operato e i vincoli alle scelte in materia di imposizione fiscale, in particolare la mancanza di una base conoscitiva sufficientemente dettagliata e la necessità di evitare massicce fughe di capitali all'estero.
Non essendo perciò realizzabile una tassazione generalizzata del patrimonio, il Governo nel dicembre 2011 è intervenuto, con l'approvazione di tutti i partiti della maggioranza, su varie componenti della ricchezza patrimoniale separatamente, con un risultato effettivo in qualche modo paragonabile.
Tutto ciò Monti ha chiarito come spiegazione delle decisioni allora adottate, non come premessa di futuri interventi.

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