Migranti, tragedia in mare nell’Agrigentino: “Cadaveri in acqua”

UPDATE: Erano almeno una trentina, forse quaranta i migranti a bordo dell'imbarcazione naufraga questa mattina davanti alle coste siciliane. I dispersi quindi sarebbero una decina, mentre due fino ad ora i morti accertati anche se solo uno è stato recuperato. I due cadaveri individuati dagli elicotteri erano rimasti impigliati tra gli scogli prima che la risacca li risucchiasse di nuovo. "‘ È accaduto tutto all’alba. Eravamo a un passo dalla costa. Sembrava vicina la terra. Ma quando ci siamo alzati tutti, la barca si è mossa troppo e siamo finiti in mare…" avrebbero raccontato i superstiti del terribile naufragio. Intanto le ricerche dei naufraghi proseguono. "Non ci fermeremo un solo momento, nella speranza di salvare il maggior numero possibile di persone", ha assicurato il prefetto di Agrigento Nicola Diomede. La procura di Agrigento ha aperto un fascicolo sul caso

Ennesima tragedia di migranti nelle acque del Mediterraneo. Alcuni persone sbarcate da un barcone di fortuna in queste ore sulla spiaggia di Torre Salsa, a Siculiana, in provincia di Agrigento, infatti hanno riferito di far parte di un grosso gruppo di disperati partiti dalle coste africane e diretti in Italia coinvolti in naufragio non lontano dalle coste siciliane. I migranti, una trentina, probabilmente tutti di provenienza maghrebina in particolare libici e tunisini, hanno raccontato che ci sarebbero diversi morti annegati. Per questo è subito scattata la procedura di emergenza con l'invio sul posto di elicotteri e imbarcazioni della nostra Guardia costiera. Secondo le prime informazioni, effettivamente gli elicotteri, che hanno effettuato una prima perlustrazione dello specchio di mare antistante Siculiana, avrebbero individuato dei corpi galleggiare in acqua. In particolare i soccorsi avrebbero localizzato i cadaveri di almeno due persone.

Pochi giorni fa per un altro tragico naufragio di migranti sulle coste siciliane, quello dell'ottobre del 2013 non lontano dall'isola di Lampedusa, la magistratura italiana ha condannato sei persone con l'accusa di tratta di esseri umani riconoscendo per la prima volta esistenza di una associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. In quel caso il naufragio era costato la vita a 366 migranti che tentavano di arrivare in Italia. Nelle stesse acque nel maggio del 2015 invece la più grande tragedia del Mediterraneo per numero di vittime accertate, con un naufragio che dove morirono annegate oltre 900 persone