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Migranti: intesa Ue sulla Guardia di frontiera europea, operativa ad agosto

I Ministri dell’interno dei Paesi Ue hanno raggiunto l’accordo su una guardia di frontiera e costiera europea comune che dovrebbe diventare operativa entro l’estate.
A cura di Antonio Palma
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Presto l'Unione Europea potrebbe dotarsi di guardie di frontiera comuni. Dopo settimane di discussione e polemiche i ministri dell'Interno dei Paesi Ue infatti hanno raggiunto un accordo di massima per la creazione di un'agenzia comunitaria di guardacoste e guardie di frontiera Ue dando finalmente via libera alla discussione in Parlamento a Bruxelles. Ad annunciare l'importante intesa è stato lo stesso  commissario Ue alla Migrazione Dimitris Avramopoulos insieme al Presidente di turno, il ministro olandese alla Migrazione Klaas Dijkhof. I tempi dell'approvazione ovviamente sono ancora lunghi anche se si è cercato di accorciarli il più possibile con l'obiettivo di fare entrare in azione le nuove guardie di frontiera europee entro l'estate. L'idea è di portare il documento al più preso al Parlamento Ue in modo che possa essere votato  approvato in tempi rapidi e riconsegnato al vertice dei leader dei Paesi in programma il 28 e 29 giungo. In questo modo le prime guardie di frontiera entrerebbero in azione già ad agosto per essere poi pienamente operative a settembre.

"Sulla guardia di frontiera europea siamo andati avanti, e si chiuderà la partita entro giugno. Qui c'è accordo, e la cosa importante è che in quel contesto sarà istituito un ufficio appositamente per i rimpatri", ha riferito Angelino Alfano al termine della riunione dei ministri, sottolineando l'importanza della creazione di un Ufficio europeo per i rimpatri dei migranti economici. "L'obiettivo è che, una volta che si è stabilito che i migranti irregolari devono essere rimpatriati, il loro rimpatrio diventi la strategia centrale per tutta l'Ue, e in particolare per il nostro paese, che di irregolari ne ha tanti. Questi migranti non devono andare in altri Stati membri, ma ritornare al loro paese d'origine" ha insistito Alfano.

I termini tecnici devono ancora essere affrontati nel dettaglio, ma la futura guardia di frontiera e costiera europea dovrebbe sostituire l'attuale agenzia per la sorveglianza delle frontiere Frontex rafforzandone i compiti. Come ha spiegato sempre Alfano, l'ufficio per i rimpatri verrà creato all'interno della struttura della Guardia costiera e di frontiera e ogni Paese avrà "punti di contatto nazionali" per lavorare in coordinamento con l'ufficio centrale. "L'idea di fondo è che sia l'Europa a gestire e organizzare i rimpatri, e questo è il messaggio molto chiaro e netto che si traduce nella creazione dell'Ufficio europeo per i rimpatri", ha concluso Alfano.

Sul tema migranti è intervenuto da New York anche il premier Renzi che è allʼAssemblea generale Onu ha ricordato: "Molti politici pensano che le crisi come quella dei migranti si possa risolvere su Twitter o in tv, ma bisogna rifiutare la logica della paura e delle soluzioni a breve termine presente nella politica di oggi". "La scorsa settimana l'Italia ha proposto all'Europa di creare una nuova piattaforma per i Paesi africani perché non si può pensare che l'unico modo per ridurre le migrazioni sia lasciar soli i singoli paesi" che sottolineato poi il Presidente del Consiglio riferendosi all'iniziativa italiana del Migration Compact proposto all'Ue, concludendo: "L'Italia crede nella solidarietà, i nostri uomini hanno salvato molte persone e continueremo a salvare vite anche da soli, ma la solidarietà non è da sola la soluzione. Noi continuiamo a pensare che ci sia bisogno di una strategia molto efficiente".

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