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Messina, esce dalla discoteca insieme alle amiche e viene colpita da alcuni proiettili vaganti

La vittima, che non sarebbe in pericolo di vita, è una ragazza di trentaquattro anni. La giovane stava uscendo dal locale insieme a due amiche per tornare a casa quando all’improvviso è stata raggiunta da alcuni proiettili sparati da due uomini a volto coperto. Secondo i carabinieri la ragazza non era l’obiettivo del raid, probabilmente organizzato per intimidire i proprietari del locale messinese M’Ama.
A cura di C. M.
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Una giovane donna di 34 anni è stata colpita da un proiettile vagante all'uscita del lido M'Ama di Messina. Il fatto, su cui indagano i carabinieri, è accaduto la scorsa notte, intorno alle 2 e 20 circa, in via Consolare Pompea, sul litorale nord della città siciliana. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, a mettere in atto questo "raid" sarebbero stati due uomini arrivati a bordo di una moto con il volto coperto da un casco integrale. Uno dei due avrebbe esploso alcuni colpi di pistola a caso, mirando in diverse direzioni all'esterno del locale e fuggendo subito dopo. Almeno tre di questi proiettili esplosi avrebbero raggiunto la trentaquattrenne che in quel momento stava uscendo dal locale insieme alle amiche per far ritorno a casa.

La giovane è stata raggiunta da alcuni proiettili alle gambe ed al fianco destro. Subito soccorsa, è stata trasportata d'urgenza all'ospedale Papardo dove è stata sottoposta immediatamente ad un intervento chirurgico per la rimozione dei proiettili. Al momento la trentaquattrenne non sarebbe in pericolo di vita. Stando a un primo accertamento svolto dagli inquirenti, sembra che i colpi siano stati esplosi a caso e alcuni abbiano superato l'ingresso colpendo la ragazza. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili ascoltando le persone presenti. Secondo i carabinieri, la donna ferita non era il vero obiettivo degli autori della sparatoria e gli inquirenti ritengono che probabilmente si sia trattato di una sorta di raid a scopo intimidatorio contro i proprietari del locale M'Ama, anche se non escludono altre piste diverse da quella del racket.

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