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Test di Medicina 2024/2025

Meno iscritti al test di Medicina 2015: entrerà uno studente su sei

Il prossimo 8 settembre appuntamento con il test universitario di Medicina e Odontoiatria: quest’anno si sono iscritti al test meno studenti rispetto al 2014, ma sono anche diminuiti i posti messi a disposizione dal Ministero.
A cura di Susanna Picone
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È ormai partito il conto alla rovescia per gli aspiranti medici che fra meno di una settimana – il prossimo 8 settembre – si ritroveranno in un’aula universitaria per sostenere il tanto temuto test di ingresso di Medicina e Odontoiatria. Un test che fa spesso discutere nel mondo universitario e che ha rischiato anche di essere “cancellato” dall’attuale ministra dell’Istruzione Stefania Giannini che all’inizio del suo mandato ha più volte detto di voler adottare il modello francese per la facoltà di Medicina. Test universitario che però alla fine sarà affrontato anche quest’anno dagli studenti che sognano di fare il medico, anche se con delle novità rispetto agli anni scorsi. Novità che, in parte, sono vantaggiose per gli stessi studenti. Basta dare un’occhiata, ad esempio, ai posti disponibili per l’anno 2015/2016 per capire che c’è stato un lieve calo rispetto al 2014: quest’anno, infatti, sono 9530 i posti messi a disposizione dalle università per gli aspiranti medici e cioè circa 400 in meno rispetto allo scorso anno ma allo stesso tempo anche gli iscritti al test sono di numero inferiore rispetto agli anni passati. Così non si riducono le possibilità di entrare, con circa 1 posto ogni 6 candidati come nel 2014. Rispetto al 2013 c’è addirittura un miglioramento: due anni fa il rapporto candidati/posti disponibili era di 1 a 7.

I vantaggi di chi sostiene il test d’ingresso nel 2015 – Inoltre gli aspiranti medici che tenteranno di entrare a Medicina quest’anno sono più fortunati rispetto ai loro colleghi di un anno fa perché la prova d’ammissione è stata nuovamente programmata per settembre, e non ad aprile come accaduto nel 2014, quando gli studenti si sono trovati a dover studiare per il test prima ancora di sostenere l’esame di maturità. Inoltre tra le novità che in parte fanno esultare i candidati c’è anche la riduzione delle tanto temute domande di cultura generale e di logica e l’aumento delle domande di chimica e biologia, materie sicuramente più in linea con gli studi e gli interessi degli aspiranti medici.

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