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Meloni: “Video alla LIDL di Follonica è sbagliato, ma i rom sono problema sottovalutato”

L’esponente di Fratelli d’Italia commenta la diffusione del video girato da alcuni dipendenti della Lidl a Follonica: “Se si trova qualcuno che ruba si trattiene e si aspetta la polizia, ma non lo si deride e non si pubblica un video su Facebook”.
A cura di Redazione
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Torna a parlare Giorgia Meloni, con una articolata intervista concessa a Lucia Annunciata per la trasmissione di RaiTre “In Mezz’Ora”. L’esponente di Fratelli d’Italia ha espresso le proprie opinioni in relazione ai principali temi all’ordine del giorno della politica e dell’attualità, a partire da un episodio che ha fatto molto discutere: il “fermo” di due donne rom da parte di alcuni dipendenti della LIDL di Follonica, testimoniato da un video che poi ha avuto ampia diffusione sui social network.

Un episodio da condannare anche secondo Meloni, che però fa alcuni distinguo: “Il video non mi è piaciuto, perché se si trova qualcuno che ruba si trattiene e si aspetta la polizia, ma non lo si deride e non si pubblica un video su Facebook”. Però, aggiunge, “se la maggior parte delle persone pensa che quel video sia giusto, allora vuol dire che il problema dei rom è stato sottovalutato”, al punto che, continua Meloni, “se i rom non si integrano e non mandano i figli a scuola la gente pensa che sia normale”.

Tornando ai problemi interni al centrodestra, la deputata romana si mostra ottimista e lancia una proposta: “Mi piacerebbe che alle prossime amministrative si facesse questo tentativo: perché non lavorare per sperimentare lì una lista che ci veda tutti insieme? io penso che si possa fare una lista unica con ampi pezzi del centrosinistra, con quelli che vogliano aderire ad una proposta nuova con una clausola anti inciucio e che vogliano selezionare la classe dirigente con le primarie”.

Non manca qualche battuta sulla situazione di Roma, città in cui è stata candidata alla carica di Sindaco, a partire dalle manifestazioni dei tassisti: “No alla violenza, ma tassisti e ambulanti hanno ragione perché qui siamo di fronte a un governo forte con i deboli e debole con i forti; quello che viene fatto con le licenze è un vero e proprio esproprio di fatto”. Sullo stadio, invece: “Non abbiamo visto il progetto, tutto avviene fuori dall'amministrazione comunale. Sembra una decisione non del sindaco ma di Beppe Grillo che è venuto col suo consulente da Genova e hanno deciso”.

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