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Marò, caso sottratto all’antiterrorismo: “Per evitare la pena di morte”

Il caso di Latorre e Girone, che solo qualche giorno fa era stato affidato alla Nia (polizia antiterrorismo), passa alla Cbi, Ufficio centrale di investigazione. Secondo fonti indiane è l’unico modo per evitare la pena capitale ai due italiani.
A cura di Susanna Picone
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Il caso di Latorre e Girone, che solo qualche giorno fa era stato affidato alla Nia (polizia antiterrorismo), passa alla Cbi, Ufficio centrale di investigazione. Secondo fonti indiane è l’unico modo per evitare la pena capitale ai due italiani.

Nei giorni scorsi diverse autorità indiane, compreso il premier Singh, avevano tranquillizzato gli italiani in merito al caso dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. A loro dire per i due era impossibile una condanna alla pena capitale. Ed è per escludere del tutto tale eventualità che le indagini sul caso sarebbero state tolte alla Nia, l’Agenzia di antiterrorismo (che invece aveva nuovamente parlato di pena di morte). La vicenda, secondo quanto fanno sapere alla tv indiana Cnn-Ibn, è passata all’Ufficio centrale di investigazione (Cbi) perché questa decisione sarebbe stata l’unica da prendere per evitare, appunto, la pena capitale ai due marò accusati di omicidio. E per mantenere, di conseguenza, la parola data all’Italia che avrebbe rispedito indietro Latorre e Girone solo a questa condizione. I media indiani hanno riportato tale notizia citando fonti del Ministero dell’Interno.

Monti: “India apprezza coerenza dell’Italia” – E intanto, in merito al caso dei due marò, Monti ha detto qualche parola a margine del G8 dei ministri degli Esteri a Londra in cui prende parte in veste di ministro ad interim. Il premier ha fatto sapere come l’India abbia apprezzato la coerenza e il “mantenimento della parola data” dell’Italia per il rientro dei due marò nel loro Paese “dopo che il governo italiano aveva ottenuto certe rassicurazioni”. Monti ha aggiunto di aver sempre parlato del caso dei marò italiani in India e delle posizioni del governo nel corso dei suoi incontri internazionali: “Il nostro paese ha un ruolo importante nella prevenzione della pirateria internazionale e questo ruolo deve essere riconosciuto”.

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