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Manifestazione pubblico impiego, Camusso: “Poletti come Ufo Robot”

In piazza a Roma i lavoratori del pubblico impiego. Cgil attacca il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, dopo le parole sulla necessità di un nuovo contratto che non tenga conto del parametro ora/lavoro: “Le condizioni della gente normale peggiorano”.
A cura di Susanna Picone
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I lavoratori del pubblico impiego sono scesi oggi in piazza a Roma per chiedere certezze e un nuovo contratto. La manifestazione è partita poco prima delle 13 da piazza della Repubblica. Presenti a Roma i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo. Per gli organizzatori sono oltre 30mila le persone alla manifestazione. Dopo le parole di ieri sulla necessità di un nuovo contratto che non tenga conto del parametro ora/lavoro, la Cgil ha attaccato dalla piazza il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. “Dietro c'è un'idea precisa: apparire come Ufo robot per risolvere tutti i problemi dei lavoratori. Peccato che le condizioni della gente normale invece peggiorano”, ha detto la leader Susanna Camusso. L'idea del ministro – ha detto ancora Camusso – “è che non ci siano più regole per i diritti dei lavoratori”. “Ma lui non conosce come è fatto il lavoro, che rapporto c'è tra la fatica e il tempo che lavori. Vorrei vederlo a tradurre ciò che ha detto nella concretezza del lavoro quotidiano delle persone”, ha continuato la leader della Cgil secondo cui “forse un ministro del Lavoro dovrebbe sapere di cosa parla”. Dal palco della manifestazione la Camusso ha poi nuovamente rinnovato le critiche al governo che non ha ancora aperto il tavolo per il rinnovo del contratto del pubblico impiego. “Si guardi a questa piazza – ha detto – e la smetta di umiliare i lavoratori pubblici”.

Landini: “Da Poletti offesa ai lavoratori” – Hanno commentato dalla piazza le dichiarazioni di Poletti anche gli altri leader dei sindacati. Quello della Fiom, Maurizio Landini, ha detto che l’idea di superare l’orario di lavoro “è un’offesa alle persone che invece, per quanto lavorano, sono retribuite troppo poco”. Anche la Cisl ha fatto sapere di non condividere le parole del ministro. “È un tema troppo serio per le battute, ci vuole invece un confronto”, ha detto la leader della Confederazione di via Po, Annamaria Furlan, che ha definito le parole di Poletti “un'uscita estemporanea”. Il governo, infatti, prosegue, “se vuole dimostrare attenzione ai lavoratori ha qui, in questa manifestazione, una cartina tornasole completa”. Quanto all'orario di lavoro, “questo è legato ai diritti dei lavoratori ed è un tema delicatissimo”. Critico anche il segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo: “Il ministro del lavoro Poletti è entrato a gamba tesa sulla questione dei rinnovi contrattuali e questo non va bene. Io parlo da 6 mesi di rivoluzione industriale 4.0 e lui credo non sappia cosa sia”. Poi, dal palco, ha aggiunto: “Se non si fa il contratto subito, entro l'anno, la prossima manifestazione non sarà né di sabato né di domenica”.

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