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M5S replica a Renzi: “Solo mille migranti ricollocati, in Europa non conti nulla”

Immediata la replica del MoVimento 5 Stelle alla relazione di Renzi alla Camera: “Fa la voce grossa, ma in Europa non conta nulla”.
A cura di Redazione
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Questa mattina il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha riferito in Parlamento in vista del prossimo Consiglio europeo. Nella sua relazione ha attaccato duramente le istituzioni europee, giudicandole “immobili e non all’altezza delle grandi sfide” di questi anni, e ha ribadito che l’Italia intende tenere le spese per il terremoto e per l’edilizia scolastica fuori dal calcolo del deficit. Ma, in particolare, Renzi ha puntato il dito sulla questione immigrazione, ribadendo il giudizio decisamente negativo sull’operato delle istituzioni europee e criticando l’atteggiamento di alcuni Paesi membri.

Sulla questione è intervenuto anche il MoVimento 5 Stelle, con un post durissimo in cui si accusa il Governo di “non contare nulla in Europa” e si mostrano i numeri del fallimento del piano di ricollocazione dei migranti. Ecco cosa scrivono i parlamentari europei del M5s:

Volete sapere quanto conta Renzi in Europa? Abbiamo fatto i calcoli. Grazie al voto del Parlamento europeo, l'Italia era riuscita a strappare un minimo di solidarietà agli altri Paesi membri: il ricollocamento di39.600 migranti di un pacchetto complessivo di 160.000 da redistribuire proporzionalmente in tutti i 28 Paesi membri. E invece al 30 settembre hanno lasciato l'Italia 1.258 richiedenti asilo, appena il 3,1% del totale! Ecco quanto conta Renzi in Europa.

L'Italia è uno dei Paesi fondatori dell'Unione europea. L'economia italiana ha il quarto PIL più grande d'Europa. Ogni anno versiamo circa 16 miliardi di euro nel bilancio europeo, eppure abbiamo un Presidente del Consiglio che quando va a Bruxelles si comporta come Alice nel Paese delle Meraviglie. Il Paese delle Meraviglie è il luogo dell'assurdo, del non-sense, del paradosso dove tutto appare slegato dalla realtà. Lo stesso accade in Europa: i Trattati vengono fatti rispettare alla lettera quando bisogna tagliare le pensioni o chiudere gli ospedali, mentre quando bisogna applicare il principio della solidarietà – e aiutare chi è in difficoltà – tutti spariscono.

Italia e Grecia sono lasciate da sole ad affrontare un'ondata migratoria senza precedenti. Persino l'Onu lo ha riconosciuto. Da quando governa Renzi gli sbarchi sono triplicati ma l'Europa fa orecchie da mercante davanti all'articolo 80 del Trattato di funzionamento dell'Unione europea che recita: "le politiche dell'Unione e la loro attuazione sono governate dal principio di solidarietà e di equa ripartizione della responsabilità tra gli Stati membri, anche sul piano finanziario". La Germania ha preso in carico appena 20 migranti!Altro che solidarietà, a questa Europa interessa solo il business della vendita di armi!

Renzi aveva promesso in pompa magna il superamento del regolamento di Dublino e invece al Parlamento europeo il pacchetto presentato dalla Commissione europea lo ha blindato: i richiedenti asilo continueranno a presentare la loro domanda nel primo Paese di ingresso. L'Italia ha bisogno di redistribuzione obbligatoria e permanente delle quote dei richiedenti asilo. Chi si rifiuta di accogliere i profughi deve essere sanzionato, non con procedure di infrazione e multe (le pagherebbero i cittadini), ma con la sospensione del diritto di voto al Paese membro inadempiente in seno al Consiglio europeo. Renzi lo dica al prossimo Consiglio europeo del 20 e 21 ottobre oppure avrà dimostrato ancora una volta di non contare nulla.

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