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Lui le sparò, lei si batte perché sia scarcerato: “L’ho perdonato, a 13 anni fai cose stupide”

Lui fu condannato all’ergastolo quando aveva appena 13 anni, lei chiede la grazia: “Se fosse stato biondo tutto questo non sarebbe mai successo”
A cura di A. P.
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Più di 24 anni fa lui le sparò un colpo di pistola in bocca ferendola gravemente e per questo fu arrestato e condannato all'ergastolo, ma ora a battersi per la sua scarcerazione è proprio la vittima di allora che l'ha perdonato e lo ritiene ormai recuperato. I due protagonisti della storia raccontata dal New York Times sono due cittadini statunitensi, il 37enne di colore Ian Manuel, che ha passato la maggior parte della sua vita dietro le sbarre, e Debbie Baigrie, ex modella bianca e vittima di quella brutale aggressione avvenuta il 27 luglio del 1990 a Tampa Bay, in Florida. Allora Ian aveva solo 13 anni ma già 16 arresti alle spalle. Quel giorno i componenti di una gang gli misero una pistola in mano e gli chiesero una prova di iniziazione per entrare nel gruppo: rapinare qualcuno in strada. Durante l'aggressione un proiettile calibro 32 raggiunse Debbie, allora 28enne, trapassandole la guancia e spaccandole la mascella e i denti.

Ergastolo tramutato in 65 anni di galera

Il ragazzo fu arrestato e poi condannato all'ergastolo per tentato omicidio, senza possibilità di appello. Dopo circa due anni di galera, a Natale, il giovane decise di fare una telefonata alla donna che dopo essere fuggita ha dovuto sottoporsi ad anni di interventi chirurgici per la ricostruzione della faccia. Da quel contatto iniziò poi una corrispondenza che dura ormai da più di 20 anni. Un rapporto a distanza che però convinse Debbie di una cosa, "Quando hai 13 anni fai cose stupide. Se Ian fosse stato biondo con gli occhi azzurri tutto questo non sarebbe mai successo". Dopo aver incontrato anche la famiglia del suo aggressore, la donna ha iniziato una battaglia per il rilascio di Ian testimoniando in suo favore e chiedendo la grazia. L'unico risultato ottenuto però è stata la trasformazione dell’ergastolo in 65 anni di galera perché Ian era minorenne e quindi non condannabile al carcere a vita per crimini diversi dall’omicidio.

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