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Terremoto: nuova notte di scosse, oltre 4mila sfollati. Ussita, tutto il comune è zona rossa

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Ancora decine di scosse nell'area interessata dal terremoto del Centro Italia del 26 ottobre. Solo nella notte oltre trenta eventi sismici superiore a magnitudo 2.5.

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Notte di paura per i terremotati, si cerca una soluzione

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Nuova notte di paura per le popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia del 26 ottobre. In tutta l'area infatti prosegue lo sciame sismico che già ieri aveva portato a repliche molto intense e solo nella notte si sono registrati almeno trenta scosse superiore a magnitudo 2.5 tra cui diverse intorno a magnitudo 3.5. Un continuo sussultare per i terremotati che oltre a dover rimanere per la seconda notte al freddo e sotto la pioggia hanno dovuto fare i conti anche con la paura costante di nuovi crolli. L'epicentro dei fenomeni sismici rilevati dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia si concentra sempre nella stessa zona marchigiana al confine umbro anche se fortunatamente non si registrano ulteriori crolli.

Anche per sottrarli finalmente alla continua paura, in queste ore si sta studiando il modo di poter portare via gran parte delle persone colpite dal terremoto del centro Italia verso zone costiere. Secondo una prima valutazione della protezione civile solo nelle Marche, la zona più colpita, ci sarebbero circa 3mila sfollati a cui si aggiungono circa un migliaio di persone delle città umbre. "Abbiamo qualcosa come due o tremila sfollati, e temo molte più abitazioni inagibili di quelle censite dopo il sisma del 24 agosto" ha spiegato il dirigente della Protezione civile marchigiana Cesare Spuri, aggiungendo: "Fra il gran numero di persone che la notte scorsa ha dormito fuori casa penso ci siano più famiglie con la casa inagibile che sfollati per paura".

"Dobbiamo capire quali sono le soluzioni alternative per ospitarle, e non credo di possa far ricorso alle tendopoli con l'arrivo dell'inverno" hanno assicurato le autorità. Lo stesso capo dalla protezione civile ha spiegato che "non sono possibili soluzioni non strutturali e dunque dobbiamo evitare di far dormire la gente in macchina o nelle tende: la linea è quella di portare le persone negli hotel per poter immaginare poi soluzioni temporanee con più tranquillità". I primi pullman sono già partiti da Visso, con destinazione Civitanova Marche e l'idea è di trovare posto negli Hotel sulla costa.

A cura di Antonio Palma
15:49

Sindaco di Ussita: "Intero paese zona rossa"

Marco Rinaldi, sindaco di Ussita, epicentro della scossa, ha deciso, insieme alla Protezione civile, di dichiarare l'intero paese, abitato da 400 persone, zona rossa. Una decisione che non ha precedenti, non adottata neanche per Amatrice, devastata dal terremoto del 24 agosto. Al pari di Ussita, zona rossa diventano anche le 15 frazioni, tra cui Frontignano, che fanno parte del comune.

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A cura di Biagio Chiariello
10:05

Nella notte oltre cento scosse

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Sono state oltre cento le scosse di terremoto di magnitudo superiore a 2 registrate dai sismografi dell'Ingv a partire dalla mezzanotte con epicentro nelle zone tra Marche e Umbria già colpite dal terremoto di mercoledì. Secondo i rilevamenti dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, 11 di queste sono state di magnitudo compresa tra 3 e 3.5. La più forte registrata alle 4.13 con epicentro a Fiordimonte, a 10 km da Ussita (Macerata); poi un'altra di magnitudo 3.4 c'è stata alle 5 nella stessa zona. Lo sciame sismico continua ancora, ma fortunatamente non si registrano al momento nuovi crolli.

A cura di Antonio Palma
09:58

Ingv: "Zona più instabile, possibili nuovi sismi"

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"Il sisma di mercoledì non era inatteso perché sappiamo che ogni scossa destabilizza l'intero sistema, cambiando il modo in cui le forze sono distribuite nel sottosuolo. In questo senso, Amatrice è figlia de L'Aquila e le scosse di mercoledì sono figlie di Amatrice", lo ha ricordato il presidente del'Istituto di geofisica e Vulcanologia ( Ingv) Carlo Doglioni. "Quando accade un evento importante, è più facile che se ne verifichi un altro in tempi brevi" ha aggiunto l'espero intervistato da Repubblica sottolineando però che al momento non è possibile sapere dove e con che intensità.

Dopo le due forti scosse del terremoto del centro Italia la cosa certa è che proseguirà lo sciame sismico attualmente in corso. "Durerà settimane, come sempre avviene in sismi di questo tipo. Col passare dei giorni poi le scosse diventeranno meno numerose" ha ricordato Doglioni. Ma cosa è accaduto il 26 ottobre? "Un pezzo di crosta terrestre lungo 17 -18 chilometri, largo 10 e profondo 9 è caduto di poco più di mezzo metro. Le dimensioni della faglia che si è rotta sono di poco inferiori rispetto al sisma di Amatrice, l'energia rilasciata circa la metà. La parte sud di quel frammento di crosta era caduta il 24 agosto. La parte nord fino a mercoledì era rimasta come sospesa" ha ricordato il presidente Ingv

A cura di Antonio Palma
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