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Legge elettorale, Giachetti interrompe lo sciopero della fame (VIDEO)

Roberto Giachetti ha posto fine allo sciopero della fame iniziato il 7 ottobre scorso per chiedere lo spostamento dalla riforma dal Senato alla Camera. Boldrini sottolinea che la riforma è ormai divenuta “urgenza assoluta”.
A cura di Susanna Picone
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Il vicepresidente della Camera Roberto Giachetti ha deciso di interrompere lo sciopero della fame iniziato lo scorso 7 ottobre. Uno sciopero della fame necessario per chiedere la riforma della legge elettorale. Giachetti, annunciando di fermarsi con la sua protesta, ha però detto che resterà vigile. Il vicepresidente della Camera ha parlato della fine della sua protesta in una conferenza stampa dove, a sorpresa, è comparso anche il segretario del Pd Matteo Renzi. Ha spiegato di ritenere che stavolta si possa trovare una soluzione alla legge elettorale: “Il passaggio alla Camera era una condizione necessaria, anche se non sufficiente, per arrivare ad un nuovo sistema di voto, ma riprenderò subito lo sciopero se riscontrassi la mancanza di volontà di fare la riforma”, ha avvertito. Sui tempi Giachetti ha spiegato che “a termini di regolamento la commissione ha un mese per predisporre un testo; ovviamente, tenendo conto le vacanze di Natale, non saremo rigidi ma per metà gennaio dovrà essere presentata una proposta in commissione che arrivi in Aula entro fine mese”. La minaccia di una crisi – ha spiegato il vice a Montecitorio – è un'arma del tutto spuntata “perché ci sono i numeri per farla sia alla Camera che al Senato”.Giachetti ha sottolineato anche di auspicare un accordo che sia il più largo possibile. Per “mostrare” la fine del suo sciopero Giachetti ha anche postato una foto su Twitter ringraziando, in particolare, proprio il neo segretario del Pd Renzi.

L’intervento della Boldrini – Intanto, la Presidente della Camera Laura Boldrini, ha sottolineato che tra le risposte da dare ai cittadini “ce n'è una che compete in particolare noi che siamo nelle aule del Parlamento”: la Boldrini parla, appunto, della riforma della legge elettorale “divenuta urgenza assoluta” dopo la pronuncia della Consulta. “Certo – riconosce Boldrini – anche la legge elettorale non risolve i problemi del lavoro che manca, serve però a tutti noi cittadini la possibilità di scegliere i nostri rappresentanti”, dunque la riforma è “indispensabile per ricostruire quel rapporto di fiducia senza il quale le istituzioni alla lunga non reggono”. Boldrini ha parlato dell’incontro avuto col Presidente del Senato Grasso per decidere il passaggio del testo alla Camera “senza nessuno scippo o nessuna competizione”.

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