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Lavoratori dell’Ilva occupano il Comune di Genova: “Il governo rispetti gli accordi”

I dipendenti della azienda siderurgica si sono dati appuntamento in Liguria per far sentire il loro dissenso sul taglio dei salari, generato dalle modifiche alle regole sugli “ammortizzatori sociali”, introdotte con la riforma del lavoro di Renzi.
A cura di Biagio Chiariello
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Momenti di tensione a Genova, dove i lavoratori dell'Ilva del capoluogo ligure hanno occupato il cortile di Palazzo Tursi, sede del Comune. Oggi si è tenuto il corteo dei siderurgici, che ha preso il via stamani aperto dallo striscione ‘Pacta sunt servanda'. Inizialmente avrebbe dovuto concludersi in Prefettura, ma una improvvisa deviazione ha condotto gli operai in Municipio. "Da questo momento – hanno riferito – consideriamo il Comune di Genova occupato dai lavoratori dell'Ilva". La Fiom ha annunciato che continuerà l'occupazione di Palazzo Tursi finché il prefetto di Genova "non ci darà una data precisa per l'incontro con il governo", ha detto il segretario generale Genova Bruno Manganaro. Alcuni dei manifestanti hanno intanto slogan contro il sindaco Marco Doria e il segretario del Pd Alessandro Terrile. “Il Comune di Genova è attualmente occupato e non ce ne andremo fino a quando non ci verrà fornita non solo la data della convocazione del Collegio di vigilanza sull’accordo di programma ma anche adeguate garanzie” dice Armando Palombo della Rsu Fiom Ilva.

I motivi della protesta dei dipendenti dell'Ilva

Alla manifestazione ha preso parte anche il segretario nazionale della Fiom Cgil, Rosario Rappa: "Il tema è il rispetto degli accordi: l'accordo di programma, un piano industriale per Genova per mantenere l'attuale occupazione", ha spiegato. I lavoratori protestano perché, mentre l’Accordo di programma per l’area di Cornigliano prevederebbe garanzie di reddito e occupazione per i lavoratori, ma, come sottolinea, Bruno Manganaro, segretario Fiom, la realtà sarebbe diversa: "L'emendamento Basso è un pasticcio, non garantisce i lavori socialmente utili addossandoli alla Società per Cornigliano e in più ci espone al rischio di impugnazione da qualsiasi altro lavoratore in solidarietà e, in aggiunta, non fa riferimento all' accordo di programma".

Di seguito il comunicato della Fiom nazionale:

"Questa mattina, a Genova, i lavoratori in sciopero dello stabilimento Ilva di Cornigliano hanno occupato la sede del Comune, palazzo Tursi. Al prefetto, che li ha incontrati, i lavoratori hanno detto che finché non sarà convocato un tavolo da parte del Governo non intendono abbandonare la sede del Municipio. Per Rosario Rappa, segretario nazionale, e Mauro Faticanti, responsabile siderurgia della Fiom, “è ora che il Governo si occupi finalmente dell'Ilva. L'iniziativa di oggi è solo l'inizio di una mobilitazione che terminerà nel momento in cui l'Esecutivo nazionale dimostrerà di voler risolvere i problemi legati al Gruppo, a partire dalla tutela dell'occupazione".

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