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Lavitola: “Berlusconi è e resterà un mio amico”

Il faccendiere, imputato a Napoli con l’ex Premier per corruzione di parlamentari, assicura che il Cavaliere resta un suo amico nonostante le vicende giudiziarie.
A cura di A. P.
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"Silvio Berlusconi era è e resterà mio amico" con queste parole riferite al termine dell'udienza  preliminare del processo che lo vede imputato a Napoli per corruzione dei parlamentari insieme all'ex premier, Walter Lavitola conferma la sua fiducia nel Cavaliere pur assicurando di non voler lanciare alcun messaggio al leader del Pdl. Lavitola però non ha rinunciato a dare qualche consiglio all'amico Silvio impegnato in questi giorni in un difficile braccio di ferro al Senato per il voto sulla sua decadenza da parlamentare dopo la condanna definitiva nel processo Mediaset. "Secondo me lo faranno decadere" ha spiegato infatti Lavitola, aggiungendo "Sbaglia a fidarsi di quelli che ancora lo invitano alla prudenza".

"Microspie a casa mia" – Dopo la decisione del giudice di rinviare al 23 ottobre l'udienza a causa dell'astensione degli avvocati,  Lavitola parlando con i giornalisti ha spiegato di non aver mai avuto intenzione di ricattare Berlusconi, e si è detto pronto a consegnare ai giudici il proprio memoriale sulla vicenda dei tre milioni versati all'ex senatore del Pdl Sergio De Gregorio allo scopo di far cadere il governo Prodi. Lavitola ha ricordato però che il dossier non serve a lanciare messaggi a Berlusconi anche perché De Gregorio "sta dicendo fesserie". L'ex direttore dell'Avanti infine ha denunciato di essere rimasto vittima di un'attività di "intelligence privata" avendo scoperto una microspia in casa della moglie.

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