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La serial killer di Satana si dichiara colpevole per evitare la pena di morte

Miranda Barbour, la serial killer satanica, si è dichiarata colpevole insieme a suo marito Elytte Barbour per l’omicidio di Troy LaFerrara avvenuto in Pennsylvania (Stati Uniti). La diciannovenne aveva già confessato quasi cento omicidi.
A cura di Angela Marino
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Hanno scampato la condanna a morte confessando l'assassinio di Troy LaFerrara della Pennsylvania i due giovanissimi serial killer Miranda Barbour (19 anni) e suo marito Elytte Barbour (22), arrestati a febbraio per l'omicidio dell'un uomo conosciuto su Craiglist. I due killer avevano attirato la vittima con un annuncio che offriva compagnia femminile sul celebre sito di incontri. L'uomo aveva accettato di incontrare la ragazza e di pagare la somma di cento dollari per avere un rapporto sessuale con lei, credendola una sedicenne. Una volta presentatosi all'appuntamento era stato poi accoltellato e strangolato dalla coppia. I due avevano commesso il delitto nel giorno del loro anniversario di matrimonio, un legame quello suggellato dalle nozze, nato dalla comune perversione per le armi e la morte.

Tutto era iniziato quando la giovane era scappata di casa dalla nativa Alaska, dove aveva cominciato ad uccidere. "Superati i venti cadaveri" – racconta l'assassina  – "ho smesso di contarli".  Da allora non si è più fermata seminando cadaveri – quasi cento – ovunque. La ragazza aveva ammesso di aver cominciato ad uccidere all'età di dodici anni dopo aver cominciato a praticare il culto satanico. Al Daily Item, la giovane assassina racconta anche di aver commesso i delitti sotto la suggestione di un alter ego che chiamava "Super Miranda" e di aver cominciato ad emulare il serial killer della serie televisiva Dexter, riversando la sua furia omicida solo sui "cattivi": pedofili, strozzini e criminali. Per infierire sulle sue povere vittime la donna aveva scelto un "coltello preferito" sul quale intaccava una nuova lineetta ogni volta che aggiungeva un omicidio alla sua lista. Gli inquirenti ancora cercando i resti delle persone uccise dalla donna, incrociando le informazioni fornite nel corso delle confessioni con i dati relativi alle persone scomparse.

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