La linea di Bersani: “Sì alla riforma della Costituzione, basta che non sia un sì cosmico”

“Abbiamo votato sì alle riforme e votiamo sì al referendum, purché non venga fuori un sì cosmico contro un no cosmico”. Con  queste parole uno dei leader della minoranza del Pd “risponde” all’appello di Matteo Renzi, che dal palco del teatro Niccolini di Firenze ha lanciato la mobilitazione in vista del referendum confermativo sulla riforma della Costituzione approvata dal Parlamento. Nella lettura del Presidente del Consiglio, in pratica, con il referendum il "Paese che dice sì" dovrebbe rispondere compatto a "chi sa dire solo di no", portando a compimento una riforma alla quale il Parlamento ha lavorato per mesi, con 6 letture tra Camera e Senato.

Da Bologna, dunque, l’ex segretario del PD Pier Luigi Bersani prova a dettare la linea della minoranza, chiarendo che il sostegno al referendum non implica anche “nuovi scenari politici”, ma soltanto la condivisione di un provvedimento votato in Parlamento. Ma c’è di più, perché Bersani sostanzialmente mette le mani avanti sull’istituzione dei 10mila comitati elettorali a sostegno del sì al referendum, specificando: “Non stiamo parlando di un’occasione per selezionare classi dirigenti”. E, sulla possibilità che i comitati siano una sorta di ponte per il superamento della forma partito, Bersani frena: “Non cambiamo il bambino nella culla, perché poi ne parliamo da qui a là”.

Insomma, tregua armata all’interno del Partito Democratico sul referendum, ma anche tanta attenzione al modo in cui i renziani si preparano a gestire una campagna elettorale lunga e complicata. Del resto, i sondaggi restituiscono una situazione di grande incertezza, con il fronte del sì e del no alla riforma Renzi – Boschi che appaiono vicinissimi e che sostanzialmente si equivalgono. In mezzo, non dimentichiamolo, anche le elezioni comunali nelle principali città italiane…