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L’ultimo pasto del condannato a morte: panino con funghi e torta di banane

Gary Otte, 45 anni, ha trascorso più di metà della sua vita nel braccio della morte. Nel 1992, quando aveva appena 20 anni, uccise due persone in due rapine separate all’interno di un condominio di Cleveland, negli USA. Oggi sarà giustiziato e ha potuto scegliere cosa mangiare prima di morire.
A cura di Biagio Chiariello
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Un cheeseburger con funghi e una torta a gelato di banane. È l’ultimo pasto che mangerà in vita Gary Otte, 45 anni, rinchiuso nel braccio della morte in un penitenziario dell’Ohio per aver ucciso due persone in rapine separate in un condominio a Cleveland nel 1992. L’uomo sarà giustiziato nella giornata odierna e ha potuto scegliere cosa mangiare prima di morire. I suoi avvocati sperando ancora di ritardare la sentenza dopo che tutta una serie di tentativi sono stati declinati dai giudici. “Aveva solo 20 anni quando ha commesso quegli omicidi. Oggi è una persona diversa. Questa condanna a morte è crudele e insoddisfacente” hanno affermato i suoi legali.

Otte è stato dichiarato colpevole di omicidio dopo aver sparato a bruciapelo alla testa al 61enne Robert Wasikowski e avergli rubato 413 dollari nel 1992. Il giorno dopo, l’uomo è tornato nello stesso complesso di appartamenti e ha ucciso una donna, Sharon Kostura, 45enne, colpendola testa prima di portarle via 45 dollari, le chiavi dell'auto e un libretto degli assegni. Otte ha scritto una lettera, pubblicata venerdì dal sito web Splinter, in cui ha chiesto scusa e ha spiegato di aver commesso quegli omicidi perché “dipendente dalla cocaina”.

Stando a quanto affermano i suoi difensori, “giustiziare detenuti al di sotto dei 21 anni al momento del reato commesso è incostituzionale”, come dimostrerebbe un  sentenza del tribunale del Kentucky, citata dagli stessi legali. L’appello è stato però respinto dai giudici. Anche il governatore dell’Ohio, John Kasich, ha respinto una richiesta di clemenza presentato da Otte il 1° settembre. Allo stesso modo, si oppongono i parenti delle vittime di Otte. “Non voglio esultare per la morte di una persona, ma ha assassinato due persone e voglio che paghi” ha detto Rhonda Rogers, nipote di Sharon Kostura.

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