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L’Italia resta No-Ogm: il Tar del Lazio conferma lo stop alle semine

Bocciato ricorso di un agricoltore friulano che contestava il decreto con il quale il governo Letta nel luglio scorso aveva bloccato per 18 mesi ogni tipo di coltivazione transgenica in Italia.
A cura di B. C.
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"E’ una sentenza storica. L’Italia è libera da Ogm. Una grande vittoria per l’agricoltura italiana di qualità". E' il commento a caldo di Legambiente sulla decisione del Tar del Lazio che ha bocciato il ricorso presentato contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais biotech MON810 modificato geneticamente. Si tratta del provvedimento con il quale il governo Letta nel luglio scorso aveva bloccato per 18 mesi ogni tipo di coltivazione transgenica. Il tribunale amministrativo regionale  ha confutato tutte le motivazioni  dell’agricoltore friulano Fidenato, che voleva seminare liberamente il mais biotech,  cosa che avrebbe dovuto far cadere il decreto interministeriale di agosto. Legambiente sottolinea che "La sentenza del Tar si rifà al principio di precauzione in quanto sono state evidenziate le conseguenze potenzialmente negative per l’ambiente derivanti dalla contaminazione del mais Mon 810".

"Apprendiamo con soddisfazione il pronunciamento del Tar che conferma nella sostanza le ragioni del decreto promosso dal ministero delle politiche agricole di concerto con i ministeri della Salute e dell'Ambiente in relazione allo stop delle semine Ogm in Italia", commenta il ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina. "Proseguiamo ora con tenacia la battaglia che stiamo portando avanti anche con altri Paesi in ambito europeo – sottolinea Martina – il nostro obiettivo è dare più autonomia di scelta ai singoli Stati sul tema Ogm. Se non riusciremo a trovare un accordo entro giugno, questo sarà uno dei dossier più importanti del semestre italiano di presidenza dell'Ue. Sono convinto che il modello agricolo italiano debba valorizzare le sue peculiari caratteristiche per rafforzarsi anche sui mercati internazionali".

Secondo Coldiretti si "conferma definitivamente il divieto di coltivazione in Italia. E l'agricoltura italiana resta dunque libera dagli Ogm come chiedono quasi otto italiani su dieci (76%) che sono contrari all'utilizzo di organismi geneticamente modificati dell'agricoltura in Italia". Il coordinatore Stefano Masini responsabile ambiente della Coldiretti, alla luce della sentenza, chiede al governo di "chiarire quali siano le sanzioni da applicare nel caso di violazione del divieto di messa a coltura in modo da evitare situazioni analoghe a quanto accaduto nella scorsa estate in Friuli Venezia Giulia, che hanno portato alla contaminazione di terreni confinanti con quelli illegalmente coltivati con mais MON810, come accertato dalle indagini del Corpo Forestale dello Stato".

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