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L’Italia consegna a Israele due caccia M-346: verranno usati a Gaza?

Consegnati stamattina a Israele due aerei da guerra prodotti dalla Alenia Aermacchi: si tratta degli M-346, addestratori adatti anche per attacchi a terra e anti-nave, anello di congiunzione negli affari tra Italia e Tel Aviv.
A cura di Davide Falcioni
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Decine di morti, centinaia di feriti. Nella Striscia di Gaza, un fazzoletto di terra di appena 360 chilometri quadrati dove vivono oltre un milione e mezzo di palestinesi, è in atto una carneficina, la più grave degli ultimi due anni. Israele ha chiamato l'operazione Protection Edge (Bordo Protettivo) ed annunciato – attraverso il primo ministro Benjamin Netanyahu – che è giunto il momento di "togliersi i guanti con Hamas", responsabile a sua volta di un fitto lancio di razzi verso Israele (razzi che, va specificato, non hanno prodotto né danni né vittime). In questo quadro l'aviazione di Tel Aviv e le navi da guerra hanno iniziato due giorni fa un fitto bombardamento che, come di consueto, ha portato con sé un pesante carico di "danni collaterali", come vengono definite le vittime civili. Tra i morti, infatti, ci sono molti bambini, donne e anziani che nulla hanno a che fare con Hamas. Come se non bastasse le autorità militari di Tel Aviv hanno annunciato che presto potrebbe avere inizio l'invasione via terra della Striscia e richiamato 40mila riservisti.

Consegnati a Israele due caccia M-346 di produzione italiana

Ma mentre i caccia di Israele bombardano la Striscia di Gaza da Venegono Superiore, in provincia di Varese, si sono alzati in cielo due velivoli di addestramento avanzato Alenia Aermacchi M-346, che sono arrivati stamattina presso la base aerea di Hatzerim, in Israele, dove sono stati consegnati alla Forza Aerea israeliana. A dare la notizia è stato il sito specializzato Analisi Difesa (anticipato dal blogger Antonio Mazzeo). Gli M-346 consegnati stamani non sono che il primo "stock" di una fornitura di 30 velivoli ordinata nel luglio del 2012 dal ministero della Difesa israeliano. I caccia sono costruiti dalla Alenia Aermacchi, società del gruppo Finmeccanica, e di fatto rappresentano il principale anello di congiunzione tra Italia e Israele. La stessa Alenia, in un comunicato, ha scritto: "La cerimonia odierna è un momento significativo per Alenia Aermacchi che, a meno di due anni dalla firma del contratto e a tre mesi dal roll-out del primo velivolo, consegna i primi due M-346 LAVI, nel pieno rispetto del programma. Un risultato che testimonia il grande lavoro di squadra svolto in stretta collaborazione con le controparti industriali TOR e Honeywell". La consegna di tutti e 30 gli aerei è prevista entro il 2016. Periodicamente funzionari della difesa israeliani sono venuti in Italia a controllare lo stato dei lavori: l'ultima volta il primo maggio scorso. Comprensibile: per Tel Aviv si tratta di una commissione da 600milioni di dollari a favore della Alenia Aermacchi, mentre altre controllate Finmeccanica, Selex Elsag e Telespazio, riceveranno 41 milioni e 258 milioni di dollari, rispettivamente, per i lavori sul velivolo, sull'avionica e per un contratto per un satellite.

Cosa sono i caccia M-346 e a cosa servono

Ma cosa è l'M-346 prodotto da Alenia Aermacchi? Si tratta del prodotto di avanguardia nel campo dei velivoli di addestramento, dell'aereo più avanzato disponibile sul mercato per questa funzione, l’unico al mondo concepito appositamente per addestrare i piloti destinati ai velivoli militari ad alte prestazioni di ultima generazione. L'M-346, inoltre, si distingue per l'adozione dei più recenti standard di progettazione ‘Design-to-cost' e ‘Design-to-maintain', per i bassi costi di acquisizione ed operativi e infine per il ridotto numero di ore necessarie alla sua manutenzione. 

Gli M-346 serviranno dunque alla formazione di piloti e operatori di sistemi d'arma; quelli consegnati a Israele verranno ribattezzati Lavi (Leone) e assegnati alle Tigri Volanti del 102° squadrone "per addestrare i piloti – come spiega Mazzeo – alla guida dei cacciabombardieri di nuova generazione come “Eurofighter”, “Gripen”, Rafale, F-22 ed F-35. I velivoli di Alenia Aermacchi prenderanno il posto degli obsoleti TA-4 Skyhawk di produzione statunitense, alcuni dei quali furono utilizzati nei bombardamenti di Gaza nel 2010".

Ad ammettere che non si tratta solo di addestratori – tuttavia – era anche la Alenia Aermacchi, che nella presentazione del "prodotto" rivelava come "dall'inizio del programma, l'M-346 è stato concepito con l'aggiunta di capacità operative, con l'obiettivo di fornire un aereo da combattimento multiruolo molto capace, particolarmente adatto per l'attacco a terra e di superficie compreso il CAS (Close Air Support), COIN (COunter INsurgency) o anti-nave, nonché le missioni di polizia aerea".

Il finanziamento di Unicredit all'acquisto degli M-346

L'operazione di Israele è stata finanziata da UniCredit, il principale gruppo bancario italiano che nel 2012 ha deciso di offrire servizi finanziari alla maggiore singola operazione di esportazioni di armamenti dell'anno: la fornitura a Israele di 30 velivoli M-346 ."UniCredit – spiega una nota dell'epoca (leggi) – riporta nel 2012 un aumento delle autorizzazioni imputabile per € 469,2 milioni (87%) ad un'unica operazione per la fornitura di 30 velivoli da addestramento M346 e relativi sistemi, servizi e supporto tecnico da parte di Alenia Aermacchi (società di Finmeccanica) al Ministero della Difesa di Israele. L’operazione, parte dell’accordo di collaborazione tra il Governo Italiano e quello Israeliano firmato a luglio 2012, prevede il supporto di Sace Spa e Cassa Depositi e Prestiti Spa, società controllate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze".

L'operazione israeliana che ha portato all'acquisto dei caccia M-346 è parte di un accordo molto più ampio stretto con l'Italia. Come spiegava Il Sole 24 Ore nel 2012, infatti, il nostro paese acquisterà da Israele un pacchetto da un miliardo di euro comprendente droni (aerei senza pilota) e altro materiale bellico. Forse è a partire da questi elementi che ci si può spiegare il silenzio del governo italiano sull'operazione di questi giorni a Gaza.

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