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“L’Egitto a Pompei”: i Faraoni per la prima volta in mostra nella Palestra Grande

Il Nilo scorre fra Torino, Pompei e Napoli: dal 5 marzo fino a ottobre 2016 il progetto “L’Egitto a Pompei” porta le divinità e la misteriosa cultura dei Faraoni in Campania. Per la prima volta in assoluto la collezione del Museo Egizio di Torino si sposta, e arriva nella suggestiva location della Palestra Grande di Pompei, mentre si prepara la grande inaugurazione della nuova sezione dedicata all’Egitto nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
A cura di Federica D'Alfonso
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Statua di Sekhmet da Tebe, Karnak, Tempio di Amenhotep III, Nuovo Regno / XVIII dinastia, Amenhotep III (1388 – 1351 a.C.) Torino, Museo Egizio
Statua di Sekhmet da Tebe, Karnak, Tempio di Amenhotep III, Nuovo Regno / XVIII dinastia, Amenhotep III (1388 – 1351 a.C.) Torino, Museo Egizio

Torino, Pompei e Napoli. Cosa hanno in comune questi tre luoghi d'arte e cultura così geograficamente lontani fra di loro? L'Egitto. A spiegarlo la grande mostra "Egitto Pompei" inaugurata lo scorso 5 marzo, attraverso tre percorsi espositivi unici nel loro genere: fino al 28 giugno il progetto fa dialogare il Museo Egizio di Torino, il sito archeologico di Pompei e il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, al fine di raccontare l'incontro, nel Mediterraneo, fra culture tanto diverse. Esiste infatti un importante punto di contatto fra la civiltà romana e la cultura egizia: partendo da Alessandria d’Egitto e passando per la greca Delo, fino a Pozzuoli, culti e motivi iconografici ricorrono e si ripropongono in modi diversi ma emblematici di quel sincretismo culturale che ha legato le civiltà mediterranee fin dall'antichità. Tre mesi di percorsi guidati che da Torino arrivano fino in Campania e che si concluderanno con la riapertura della magnifica sezione egizia del Museo Archologico Nazionale di Napoli.

La prima parte del grande progetto è stata inaugurata lo scorso 5 marzo, al Museo Egizio, con l’apertura per la prima volta al pubblico di un nuovo spazio espositivo di circa 600 metri quadri riservato alle mostre temporanee. Per quest'occasione, sono stati esposti oltre 330 pezzi provenienti da Pompei e dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, fra cui pitture, vasellame e sculture che hanno ricostruito la fitta trama che collega l'arte faraonica e quella greco-romana: per la prima volta in assoluto sono stati esposti a Torino gli affreschi dell’Iseo Pompeiano e della Casa del Bracciale d’Oro di Pompei.

Il Nilo a Pompei

Statua di Sekhmet da Tebe, Karnak, Tempio di Amenhotep III, Nuovo Regno / XVIII dinastia, Amenhotep III (1388 – 1351 a.C.) Torino, Museo Egizio
Statua di Sekhmet da Tebe, Karnak, Tempio di Amenhotep III, Nuovo Regno / XVIII dinastia, Amenhotep III (1388 – 1351 a.C.) Torino, Museo Egizio

Sekhmet, la divinità egizia dalla testa leonina, e la magnifica statua seduta del faraone Thutmosi I, tutte appartenenti ad uno dei periodi di massimo splendore della storia dell’antico Egitto, fra XVI e XIV sec. a.C., vengono esposti per la prima volta a Pompei. "Egitto Pompei" diventa così un'occasione unica per riscoprire i grandi tesori del mondo antico, oltre che l'inizio di una collaborazione storica fra le istituzioni culturali e le soprintendenze di Torino e della Campania: in occasione dell'apertura del percorso espositivo di Pompei infatti, il 16 marzo, le sette monumentali statue della dea Sekhmet e quella del faraone Thutmosi III hanno lasciato per la prima volta il Museo Egizio di Torino.

Pompei è ricca di suggestioni provenienti dal mondo egizio: per questo, oltre alla Palestra Grande, tutto il sito archeologico svilupperà un percorso tematico a partire dal Tempio di Iside fino ad arrivare alle numerosissime domus che riportano motivi decorativi egittizzanti, come quella di Loreio Tiburtino.

L'Egitto al Museo Archologico di Napoli

Mummia, conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Mummia, conservata nel Museo Archeologico Nazionale di Napoli

Dal 28 giugno 2016 si aprirà il terzo capitolo dell’esposizione al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, con l’inaugurazione di una nuova sezione del percorso di visita delle collezioni permanenti, che andrà a integrare e completare la narrazione della sala in cui sono attualmente ricomposti gli arredi dell’Iseo di Pompei. Troveranno finalmente una collocazione le coppe di ossidiana da Stabia, i capolavori dell’artigianato alessandrino, e i due affreschi provenienti da Ercolano con scene di cerimonie isiache, che sembrano illustrazioni del testo di Apuleio.

Dall’8 ottobre l’intero progetto si concluderà con la riapertura della collezione egizia del museo di Napoli. Saranno esposti nuovamente e in via definitiva gli oltre 1200 oggetti che fanno di quella del Museo Archeologico Nazionale di Napoli una delle più importanti collezioni egizie d’Italia, il cui nucleo principale si è formato prima della spedizione napoleonica in Egitto. Un percorso nuovo articolato per temi: uomini e Faraoni, La Tomba e il Corredo Funerario, La Mummificazione, Il Mondo magico e religioso, La Scrittura, i Mestieri e l’Egitto in Campania.

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