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L’Andalucìa espropria gli immobili alle banche: “Così fermeremo sfratti e pignoramenti”

Il provvedimento entra in vigore a partire da oggi e metterà un argine agli sfratti che, ogni giorno, umiliano 46 famiglie.
A cura di Davide Falcioni
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A partire da oggi in Anadalucìa gli sfratti alle famiglie vedranno un brusco rallentamento. Il governo regionale, guidato da una coalizione tra  il Partito socialista e la Sinistra radicale, ha infatti approvato qualche giorno fa un provvedimento che prevede il sequestro alle banche degli alloggi abitati da nuclei inadempienti, e dunque a rischio sfratto. Ma non è tutto, perché la legge prevede dure sanzioni alle banche che, pur in possesso di immobili, rifiutano di affittarli. Il decreto invece non punisce le persone fisiche proprietarie di case. Col denaro derivato dalle sanzioni, il governo promuoverà progetti per l'edilizia pubblica. Secondo il ministro dei lavori pubblici e dell'edilizia abitativa, Elena Cortes, il provvedimento dovrebbe essere attuato a livello nazionale e non solo regionale. Per questo ha chiesto oggi di convocare una conferenza con le amministrazioni locali per discutere l'ampliamento della legge.

La questione degli sfratti è uno dei drammi della Spagna. Solo in Andalucìa 46 famiglie vengono cacciate dalle proprie abitazioni ogni giorno e dal 2007 i pignoramenti sono stati ben 86mila. Tutto ciò, nel quadro di una crisi economica che non accenna a diminuire. Di contro, nella regione ci sono tra le 700mila e il milione di case vuote, la metà delle quali di proprietà di banche e società immobiliari. A marzo la Corte europea di giustizia aveva condannato la Spagna a causa degli sfratti, adducendo che minano pesantemente al diritto a una vita dignitosa.

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